C'è voluto un tempo supplementare per risolvere il derby San Benedetto-Ascoli, con i padroni di casa dell’Adriatica Bitumi bravi a mantenere i nervi saldi nel momenti decisivo, dopo aver rischiato prima di perdere e poi di vincere un match duro ma non bello, costellato da errori al tiro e troppe palle perse su entrambi i fronti.

Chiusi i 40’ regolamentari sul 69-69 in un finale thrilling, il team di coach Nello Poggi ha fatto suo un overtime senza storia, concluso sull’82 a 72.

“Abbiamo vinto più con il cuore che con la tecnica ma dobbiamo anche rendere merito ad Ascoli di aver giocato una gara intensa – ha spiegato al termine l’allenatore del Basket Club San Benedetto -. Certo, questa vittoria ci permette di andare con più fiducia a Chiaravalle, dove ci attende una delle squadre più in forma del momento”.

L'appuntamento con la formazione anconetana e' per sabato (11 ottobre), alle ore 21. Un impegno non facile per i rossoblu', che non vantano una tradizione positiva con l'Italmacero.

Oltre a cio', i padroni di casa sono una delle squadre piu' in forma del torneo e sono reduci dalla vittoria esterna di Fabriano. D'altro canto, il successo nell’esordio casalingo ha consentito ai rivieraschi di salire a quota quattro punti, dopo tre giornate del campionato di serie C2.

Ed e' stato un derby di quelli da ricordare. Primo parziale con Ascoli che gioca sull’asse Musumeci-Ognjenovic (50 punti in due), mentre i padroni di casa si affidano ai centimetri di Christ, protagonista di un durissimo duello sotto il tabellone con il pivot croato (12-17).

Nel secondo gli ospiti volano anche sul +13, prima che Martinez metta due tiri da tre riportando in quota l‘Adriatica e consentendo ai ragazzi di coach Nello Poggi di andare all’intervallo lungo limitando i danni (31-35).

Falà firma il sorpasso al 25’ (41-39), ma ci pensa un immarcabile Musumeci a permettere ai bianconeri di tornare sopra, sul 49-46. Ultimo quarto con l’Ascoli Basket che prova ripetutamente a piazzare l’allungo decisivo e l’Adriatica brava a risalire ogni volta, grazie anche al carattere di Mattioli che al momento giusto piazza un gioco da quattro punti (bomba piu’ tiro libero).

Si arriva cosi’ a 30’ dalla fine sul 67-67. Ognjenovic infila da sotto il tabellone il 69-67, ma poi da’ una manata al pallone, buttandolo via. Gli arbitri gli fischiano “tecnico” e i padroni di casa possono andare in lunetta con palla in mano.

Mattioli non trema (69-69), ma Fala’ commette infrazione di passi in entrata a 5’’ dalla fine. L’ultima possibilita’ è per Musumeci, ma il play non trova la via del canestro.

Segue un tempo supplementare senza storia. Martinez e compagni piazzano subito un break di 8-1, mentre Ascoli sembra improvvisamente diventata incapace di trovare tiri facili.

Il logico risultato è l’82-72 col quale il Basket Club San Benedetto può festeggiare al meglio l’esordio al PalaSpeca.