Manifestazioni gastronomiche, incontri culturali, manifestazioni sportive, cerimonia civili, spettacoli e rievocazioni storiche. C'è proprio di tutto e di più nel calendario presentato per la Festa del Santo patrono San Benedetto Martire.

Riportata alla data originaria del 13 ottobre, la festa di tutti i sambenedettesi torna impetuosa sebbene in tempi di certo non facili in questo periodi di crisi, ma diventa motivo di riflessione e confronto per ritrovare la propria identità. Questo è lo spirito con cui l'amministrazione comunale si prepara a festeggiare il santo patrono con la comunità rossoblu.

"Nostro compito - ha dichiarato il Vicesindaco Antimo Di Francesco - è alimentare un processo culturale finalizzato a valorizzare le nostre radici per rinsaldare la nostra sambenedettesità".

Riproposto dunque il calendario dello scorso anno con eventi e manifestazioni di crescente qualità: dal 10 al 13 ottobre tutto il Paese Alto sarà caratterizzato da stand enogastronomici, di artigianato locale ravvivati da spettacoli, incontri, parate per una festa di popolo.

La cultura le farà da padrona grazie al Circolo dei Sambenedettesi che propone nella mattinata di sabato 10 ottobre dalle ore 10,15 presso l'Auditorium Comunale un percorso di immagini pittoriche tratte dal libro vele al vento, commenti e letture di Gabriele Cavezzi, Giancarlo Brandimarti, Pietro Pompei. "Questa festa - ha commentato la Presidente Benedetta Trevisani - rispetto a quella della madonna della Marina ha un significato molto profondo perché richiama le nostre radici autentiche".

Nel pomeriggio di sabato sarà la volta di dame, arcieri, sbandieratori e cavalieri in tutto 500 figuranti per la 10^ parata regionale rappresentata da 20 piccole delegazioni provenienti da tutta la Regione Marche che dal palazzo comunale sfileranno fino al Centro storico: "l'idea - spiega il Dott. Giovanni Martinelli - è quella di uscire dalla municipalità per mescolarci alla cittadinanza onorando il Santo Patrono".

Ma cos'è una festa patronale senza la gastronomia? Oltretutto il 13 ottobre ricorre altresì la festa del cuoco in onore del patrono S. Francesco Caracciolo, un motivo in più per festeggiare insieme all'Unione Regionale Cuochi Marche che nel corso dei festeggiamenti allestiranno stand gastronomici con menù a tema "Un programma curinario più nutrito - assicura la Presidente Bugari Gabriella", da non perdere domenica 11 ottobre ore 17 un dolce guinnes "Lu vi cutt' se magna" metri e metri da assaporrare, sempre in Piazza Sacconi al Paese Alto.

Il re della tavola sarà sicuramente il pane, bene primario che da sempre mescola sacro e profano, nell'ambito della Festa del patrono sarà presentato soprattutto ai bambini a cui verrà mostrata l'arte del saper fare il pane grazie all'iniziativa dell'Associazione Panificatori della Provincia di Ascoli Piceno.

Pane che ritorna con la manifestazione ideata dal ristoratore Sigismondo Gaetani e Nazzareno Pompili dal titolo "Pane liquido" dove in realtà obiettivo è quello di avvicinare le persone alla cultura del micro birrificio, spiegandone i processi produttivi attraverso suggestive dimostrazioni. Abbinate alla rassegna cene a tema presso l'Osteria del Gigante per degustare leccornie e bere della buona birra.
Non mancheranno manifestazioni sportive grazie al contributo dell'associazione del Torrione con il suo Presidente Italo Giuliani, nonché spettacoli che verranno inscenati domenica 11 con l'Assoartisti in Piazza Bice Piacentini sia al mattino che al pomeriggio.

Il 13 ottobre sarà la volta del Gran Pavese Rossoblù, onorificenza riservata ogni anno a determinati personaggi della città che si sono contraddistinti. Ecco i nomi: il compianto Giuseppe Mazzocchi per il turismo, Vittoria Quondamatteo per il sociale, Umberto Urbinati per lo sport, Umberto Travaglini per l'industria, Domenico Fazzini per l'imprenditoria, Pietro Pompei per la cultura.

Calendario altrettanto ricco quello dedicato alla festa religiosa che si chiude martedì 13 ottobre alle ore 18,00 in Piazza Bice Piacentini con la solenne celebrazione presieduta da S.E. Mons. Gervasio Gestori, riconsegna della chiave della città al Santo patrono da parte del Sindaco. Benedizione alla città e processione verso la Pieve.