Uninterrogazione parlamentare sul riequilibrio di bilancio del Comune di San Benedetto
San Benedetto del Tronto | Iniziativa dellon. Ruggieri e del sen. Brutti su sollecitazione dei gruppi consiliari dellUlivo e Rifondazione. Contestato De Vecchis per la surroga dei consiglieri Felicetti e Tassotti
di Giovanni Desideri
Il mancato rispetto del termine del 30 settembre per approvare il riequilibrio di bilancio del Comune di San Benedetto del Tronto finirà allesame del ministro degli interni Giuseppe Pisanu, che riferirà alla Camera dei Deputati ad una interrogazione presentata questa mattina, giovedì, dallon. Orlando Ruggieri della Margherita. Analoga interrogazione verrà presentata la prossima settimana a Palazzo Madama dal senatore dei DS Massimo Brutti, già sottosegretario agli interni.
Liniziativa dei due parlamentari è partita su sollecitazione dei gruppi consiliari dellUlivo e Rifondazione di San Benedetto e colpisce essenzialmente il prefetto di Ascoli Piceno, dott. Giuseppe Destro, preposto a far rispettare quella scadenza, come spiega il coordinatore comunale dellUlivo Giovanni Gaspari: il sindaco Martinelli ha conferito ieri con il prefetto sul mancato rispetto di quella scadenza, argometno sul quale non si può trattare. Semplicemente, la pena è la caduta della giunta e il commissariamento del Comune, come stabilito dagli articoli 141 e 193 della legge 267/2000, il Testo Unico sugli Enti Locali.
Sono trascorsi otto giorni ha aggiunto Gaspari da quando abbiamo sollecitato il prefetto, il difensore civico della Regione Marche, il sindaco, il difensore civico e il segretario generale del Comune di San Benedetto, a rispettare quella scadenza. Non abbiamo avuto il minimo riscontro da quelle autorità. In qualunque società cè bisogno di arbitri, che siano super partes. A noi sembra che la violazione della legge in questo caso sia palese.
Ulivo e Rifondazione contestano, sempre in punta di diritto, anche la surroga dei consiglieri Antonio Felicetti e Pierluigi Tassotti. Dice Gaspari: lart. 38 del TUEL, al comma 8, stabilisce che il consiglio comunale deve surrogare i consiglieri entro e non oltre 10 giorni dalle dimissioni, dovute in questo caso allaccettazione della carica di assessore. Le dimissioni dei due consiglieri sono state presentate il 4 ottobre, mentre il consiglio comunale è stato convocato per il 21. Il presidente del consiglio comunale deve garantire il consiglio. Se smette di essere garante e diventa uomo della maggioranza, deve dimettersi dalla sua funzione!
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08/10/2004
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