"Non ci sono ragioni perché dovrei essere preoccupato. Presto, molto presto, ci saranno novità e saranno positive". Il Sindaco Giovanni Gaspari risponde così alle domande dei cronisti che lo interrogano per avere gli ultimi aggiornamenti sul ‘Caso Ballarin'.

In una recente intervista rilasciata al Messaggero il Presidente della Fondazione Carisap Vincenzo Marini Marini dichiara che il 'contratto' tra Fondazione e Comune deve essere formalizzato entro il 31 ottobre, tanto che il quotidiano locale parla esplicitamente di ‘ultimatum'. A tal proposto Gaspari stempera i toni, dichiarando seccamente: "Si tratta di un termine indicativo e non perentorio". Nella stessa intervista Marini Marini chiede all'Amministrazione di ‘battere un colpo' dal punto di vista politico e dimostrare una volta per tutte che la proposta della Fondazione aggrada la maggioranza di governo cittadino.

Secondo il Sindaco già nel dicembre 2007 il Consiglio Comunale manifestò il massimo interesse alla proposta della Fondazione. "Politicamente non ci sono problemi - dichiara Gaspari - la nostra volontà è chiara e l'abbiamo espressa più volte". Sgomberato definitivamente il tavolo dai dubbi politici, rimangono ancora i ben noti problemi di natura tecnica: "E quelli in qualche modo si superano", taglia corto Gaspari.

Il Sindaco dunque ostenta sicurezza: "Non ci sono ragioni perché dovrei essere preoccupato. Continuo ad essere ottimista. Intanto ringrazio il Presidente Marini Marini e tutta la Fondazione che continuano a dimostrare grande sensibilità verso la comunità sambenedettese".

Il primo cittadino fa sapere di aver spostato tutti gli incontri relativi al ‘Caso Ballarin' da San Benedetto ad Ascoli. In Riviera, infatti, si sarebbe creato un clima che non gli consentirebbe di lavorare in serenità: "Sull'intera questione si è sviluppata una ricerca dello scandalo e del pettegolezzo - sbotta Gaspari - Non posso lavorare con le persone che origliano dietro le porte".

Il Sindaco precisa che si arriverà ad una soluzione tecnica inattaccabile dal punto di vista giuridico-legale. Questo perché, secondo il primo cittadino, c'è qualcuno che vuole il male della città. E questo qualcuno, per ostacolare l'operato dei due Enti, sarebbe pronto ad impugnare in tribunale il contratto tra Fondazione e Comune. La formula che sbloccherà l'empasse dovrà dunque essere senza falle e, parole testuali di Gaspari: "senza zone grigie".

Tra le ipotesi rispunta quella della vendita con riserva di proprietà, proprio come venne fatto per il Centro Agro Alimentare. Certo è che la vendita avverrebbe ad un prezzo simbolico, magari un euro. Gli accordi infatti prevedono che la Fondazione investirà i 10 milioni di euro a patto che l‘area ex Ballarin diventi di sua proprietà a titolo gratuito.

Dunque sembra che siamo ad un passo dalla soluzione. Ma i tempi? Il Sindaco rassicura tutti quelli che attendono con ansia che lo stallo si sblocchi: "Per risolvere la questione sono all'opera professionisti di spessore nazionale ed internazionale. Presto, molto presto, si troverà la soluzione tecnica". E nelle stanze dei bottoni c'è chi è pronto a giurare che la prossima settimana sarà quella decisiva per il buon esito della vicenda.