Maxi operazioni di polizia di stato, fiamme gialle e carabinieri lungo la costa adriatico-aprutina.
Teramo | Brillanti operazioni a tutela del diritto al lavoro, alla salute, e delleconomia della nazione: nove arresti. Sequestrato un laboratorio di pelletteria clandestino occupato da cinesi in Alba Adriatica. Arresti per furto, spaccio e possesso di droga.
di Nicola Facciolini
Nove arresti in provincia
Brillanti operazioni della polizia di Stato, guardia di finanza e dei carabinieri di Teramo sul territorio teramano, lungo la costa adriatico-aprutina, a tutela del diritto al lavoro ed alla salute e dell'economia della nazione. Nell'ambito della rafforzata attività di controllo per la ricerca di immigrati clandestini, agenti della polizia di stato, con ausilio anche di unità del reparto mobile di Senigallia, hanno sequestrato un laboratorio di pelletteria clandestino occupato da cinesi in Alba Adriatica (Te).
Coadiuvati da unità della guardia di finanza, della polizia municipale, della direzione provinciale del lavoro e della Asl, componenti del comitato operativo per la legalità del lavoro. All'interno dell'immobile vi era un laboratorio in uso ad una ditta cinese che produce borse: alcuni locali erano utilizzati come alloggi. All'interno dello stabile sono stati trovati 20 cittadini cinesi, in gran parte intenti a lavorare del materiale di pelletteria.
Uno di essi è stato tratto in arresto, L.Q.S., trentenne, perché sprovvisto del permesso di soggiorno e destinatario dell'ordine del questore, non avrebbe ottemperato nei tempi previsti. Una donna cinese, J.J., è stata indagata in stato di libertà per aver favorito la permanenza di cittadini stranieri clandestini nel territorio nazionale e per aver impiegato in attività lavorativa gli stessi.
Altri due cinesi sono stati anch'essi indagati per irregolarità connesse al permesso di soggiorno. L'intero immobile è stato sottoposto a sequestro preventivo e provvedimento di sgombero dei locali non sequestrati verrà probabilmente disposto dall'autorità comunale per la variazione dello stato d'uso dei luoghi.
Un ulteriore controllo della polizia è stato effettuato in un appartamento di Alba Adriatica dove sono state trovate 5 persone di nazionalità cinese, di cui due irregolari. Sempre nella giornata del 9 ottobre 2008, i 4 cinesi irregolari sono stati tradotti ad un Centro di Permanenza Temporanea per il successivo accompagnamento alla frontiera ed espulsione dall'Italia. Poliziotti della "Passamonti" di Teramo, sempre in Alba Adriatica, la scorsa notte hanno tratto in arresto due conviventi per possesso a fini di spaccio di sostanze stupefacenti, a seguito di uno specifico servizio di osservazione e pedinamento.
In manette sono finiti D.G.D. e B.A., entrambi venticinquenni residenti ad Alba, per detenzione a fine di spaccio di eroina. I due conviventi, bloccati nell'androne della propria abitazione, avrebbero cercato di disfarsi di un involucro termosaldato contente 6 grammi di eroina che era destinata allo spaccio. Nel corso della perquisizione, i poliziotti hanno rinvenuto bilancini elettronici di precisione, materiale utilizzato per il confezionamento delle dosi, una piccola quantità di eroina, 7mila euro in contanti ed un libretto postale dell'importo di 40mila euro.
Le somme considerate dagli inquirenti frutto dello spaccio di droga a cui da tempo erano dediti i conviventi, sono state sequestrate e messe a disposizione dell'autorità giudiziaria. In azione anche i carabinieri della stazione Pineto al comando de luogotenente Carminantonio Di Donato. Lo scorso 8 ottobre hanno tratto in arresto 4 persone responsabili di reati in materia di stupefacenti e contro il patrimonio.
Da qualche tempo i militari stavano effettuando un'attività antidroga, controllando in modo particolare un giovane non del luogo, che a bordo di un Audi in talune circostanze appariva nel centro di Pineto per poi far perdere le proprie tracce. Alle ore 14 dell'8 ottobre i militari decidevano di intervenire. Tale S.C., 23enne di Napoli, già noto alle forze dell'ordine per fatti di giustizia, alle vista dei militari che lo hanno fermato, è apparso apparentemente tranquillo mantenendo tuttavia un atteggiamento sospetto.
L'immediata perquisizione personale e veicolare dava esito negativo. I carabinieri hanno voluto approfondire la questione perché secondo loro qualcosa non quadrava. Grazie alle unità cinofile del Comando Regione Abruzzo di Chieti ed al fiuto dei cani, si è riusciti a rinvenire un grosso quantitativo di stupefacente. La droga, ben 2,2 chilogrammi di hashish, era ben celata all'interno del veicolo dietro diversi pannelli. Sono stati così rinvenuti 17 panetti confezionati di hashish e 2 grammi di cocaina, il tutto sottoposto a sequestro.
Il giovane è stato arrestato ed associato al carcere di Teramo a disposizione della magistratura. Sempre nella serata dell'8 ottobre i carabinieri della stazione di Pineto hanno arrestato altre tre persone con l'accusa di furto aggravato in concorso. Si tratta di tre donne rumene I.N.V., 24enne, P.M., 31enne e P.D.S., 52enne che, verso l'orario di chiusura (ore 21 circa) avrebbero asportato da un negozio di abbigliamento ubicato nelle immediate vicinanze del "Mercatone Uno", diversi capi di abbigliamento sportivo e scarpe di marche note, del valore complessivo di circa 700 euro, dandosi a precipitosa fuga.
E' stato dato immediatamente l'allarme ai carabinieri che hanno attivato immediatamente il collaudato piano di cinturazione della zona. Poco dopo i militari intercettavano lungo la nazionale le tre rumene a bordo di una Opel Vectra, trovate in possesso dell'intera refurtiva, tutta restituita al legittimo proprietario. Nel veicolo i militari rinvenivano altri capi di abbigliamento, verosimilmente di provenienza illecita dei quali le donne non hanno saputo o voluto fornire giustificazioni: abiti pertanto sottoposti a sequestro in attesa dell'esito delle indagini.
Le tre donne sono state ristrette nelle camere di sicurezza del comando in attesa dell'udienza di convalida con rito direttissimo.
Coadiuvati da unità della guardia di finanza, della polizia municipale, della direzione provinciale del lavoro e della Asl, componenti del comitato operativo per la legalità del lavoro. All'interno dell'immobile vi era un laboratorio in uso ad una ditta cinese che produce borse: alcuni locali erano utilizzati come alloggi. All'interno dello stabile sono stati trovati 20 cittadini cinesi, in gran parte intenti a lavorare del materiale di pelletteria.
Uno di essi è stato tratto in arresto, L.Q.S., trentenne, perché sprovvisto del permesso di soggiorno e destinatario dell'ordine del questore, non avrebbe ottemperato nei tempi previsti. Una donna cinese, J.J., è stata indagata in stato di libertà per aver favorito la permanenza di cittadini stranieri clandestini nel territorio nazionale e per aver impiegato in attività lavorativa gli stessi.
Altri due cinesi sono stati anch'essi indagati per irregolarità connesse al permesso di soggiorno. L'intero immobile è stato sottoposto a sequestro preventivo e provvedimento di sgombero dei locali non sequestrati verrà probabilmente disposto dall'autorità comunale per la variazione dello stato d'uso dei luoghi.
Un ulteriore controllo della polizia è stato effettuato in un appartamento di Alba Adriatica dove sono state trovate 5 persone di nazionalità cinese, di cui due irregolari. Sempre nella giornata del 9 ottobre 2008, i 4 cinesi irregolari sono stati tradotti ad un Centro di Permanenza Temporanea per il successivo accompagnamento alla frontiera ed espulsione dall'Italia. Poliziotti della "Passamonti" di Teramo, sempre in Alba Adriatica, la scorsa notte hanno tratto in arresto due conviventi per possesso a fini di spaccio di sostanze stupefacenti, a seguito di uno specifico servizio di osservazione e pedinamento.
In manette sono finiti D.G.D. e B.A., entrambi venticinquenni residenti ad Alba, per detenzione a fine di spaccio di eroina. I due conviventi, bloccati nell'androne della propria abitazione, avrebbero cercato di disfarsi di un involucro termosaldato contente 6 grammi di eroina che era destinata allo spaccio. Nel corso della perquisizione, i poliziotti hanno rinvenuto bilancini elettronici di precisione, materiale utilizzato per il confezionamento delle dosi, una piccola quantità di eroina, 7mila euro in contanti ed un libretto postale dell'importo di 40mila euro.
Le somme considerate dagli inquirenti frutto dello spaccio di droga a cui da tempo erano dediti i conviventi, sono state sequestrate e messe a disposizione dell'autorità giudiziaria. In azione anche i carabinieri della stazione Pineto al comando de luogotenente Carminantonio Di Donato. Lo scorso 8 ottobre hanno tratto in arresto 4 persone responsabili di reati in materia di stupefacenti e contro il patrimonio.
Da qualche tempo i militari stavano effettuando un'attività antidroga, controllando in modo particolare un giovane non del luogo, che a bordo di un Audi in talune circostanze appariva nel centro di Pineto per poi far perdere le proprie tracce. Alle ore 14 dell'8 ottobre i militari decidevano di intervenire. Tale S.C., 23enne di Napoli, già noto alle forze dell'ordine per fatti di giustizia, alle vista dei militari che lo hanno fermato, è apparso apparentemente tranquillo mantenendo tuttavia un atteggiamento sospetto.
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Il giovane è stato arrestato ed associato al carcere di Teramo a disposizione della magistratura. Sempre nella serata dell'8 ottobre i carabinieri della stazione di Pineto hanno arrestato altre tre persone con l'accusa di furto aggravato in concorso. Si tratta di tre donne rumene I.N.V., 24enne, P.M., 31enne e P.D.S., 52enne che, verso l'orario di chiusura (ore 21 circa) avrebbero asportato da un negozio di abbigliamento ubicato nelle immediate vicinanze del "Mercatone Uno", diversi capi di abbigliamento sportivo e scarpe di marche note, del valore complessivo di circa 700 euro, dandosi a precipitosa fuga.
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09/10/2008
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