La sala dell'Archivio comunale di Monteprandone era affollata ieri sera: il richiamo del Novello si fa sentire. Soprattutto se a spiegarne le caratteristiche è Pier Paolo Rastelli, che collabora alle principali guide sul vino edite da Slow Food e Gambero Rosso ed è critico gastronomico della guida dei Ristoranti dell'Espresso, Osterie d'Italia.

Protagonista della serata il Novello, sapientemente illustrato da Rastelli che per l'occasione ha guidato una degustazione comparata per far comprendere le differenze che possono esistere fra vari tipi di vino prodotti nelle Marche, sottolineando le peculiarità di quelli piceni.

Il primo luogo comune da sfatare, dunque, è che il Novello sia sempre uguale e non c'è da confondersi con il vino nuovo. Il Novello difatti ha sua particolare tecnica produttiva e il risultato, a seconda del vitigno utilizzato, può essere un vino profumato e leggero fino ad assumere una struttura più importante nonostante l'olfatto sia meno sollecitato da aromi fruttati.

Per la degustazione sono stati scelti cinque vini marchigiani, di cui tre piceni, presentati secondo il criterio della leggerezza o della struttura, dal più profumato al meno spiccato ma importante come un rosso: il Gemmato 2008 di Umani Ronchi di Camerano, il Cavallo di Fuoco della Cantina Colli Ripani, il Novello di Castello Fageto di Pedaso, il Gallo Rosso della Cantina di Castignano e il Gualdello dell'Azienda S. Barbara nell'anconetano.

L'appuntamento autunnale, giunto alla sua quarta edizione e gradito a molti, è stato organizzato dall'associazione "I sapori del Piceno" che ha come Presidente Ermetina Mira. Presente alla degustazione anche il Sindaco di Monteprandone, Bruno Menzietti, a cui sono andati i ringraziamenti per il sostegno dell'iniziativa.

La degustazione del vino è stato il primo momento d'incontro previsto nel programma la "Cucina dello Spirito". Difatti per la serata di San Martino, il prossimo 11 novembre, sarà possibile assaggiare un menu studiato appositamente e che trae le sue origini dalla tradizione monastica presso uno dei locali che fanno parte del Circuito delle Cucine Tipiche Locali e maggiori dettagli si possono avere consultando il sito www.isaporidelpiceno.it o contattando l'associazione allo 0735 62545.