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Continua la mobilitazione del Pd

Montegranaro | E' stato posticipato il termine di chiusura delle piccole scuole; va avanti la proposta di referendum per abrogare il decreto Gelmini.

di Redazione

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Anche se se ne parla meno il problema rimane. E il malcontento anche.

Lo scorso 10 novembre, a Montegranaro, si è tenuto un incontro-dibattito a cui hanno partecipato cittadini, personale scolastico e numerosi amministratori. “Per il momento gli Enti Locali hanno vinto il braccio di ferro con il Governo: sarà infatti cancellato l'ultimatum che avrebbe portato al commissariamento di quei comuni e di quelle province che non avessero chiuso le piccole scuole entro il 30 novembre. Il nuovo termine è il 31 dicembre 2008”, questo l'annuncio fatto dal vicepresidente regionale, Paolo Petrini, che ha anche sottolineato come la regione, a proposito di tale disposizione, avesse fatto ricorso alla Corte Costituzionale. 

Ci sarà dunque il tempo, per la nascente provincia, di mettere a punto un piano che consenta di non impoverire il territorio della scuola, di organizzarsi per cercare di mantenere standard di qualità in una realtà fatta di piccoli centri. Tuttavia, ha sostenuto Renato Vallesi, capogruppo provinciale Pd “la preoccupazione per i pesantissimi ed indiscriminati  tagli fatti dal Governo, resta alta. La Provincia è stata tra le prime a mobilitarsi perché la più colpita della regione: portare via da un piccolo comune dell'entroterra la scuola elementare o materna significa rendere più difficile la vita di chi ci abita, abbassarne la qualità”. 

Ed è solo il primo passo. L'on. Pd De Torre, infatti, negli scorsi giorni ha annunciato che il partito sta promuovendo un referendum per abrogare il decreto legge Gelmini, ribadendo che è necessario “mantenere vivo e aperto a tutti un movimento che faccia sentire che la scuola appartiene alla comunità e che può essere migliorata solo con la partecipazione di tutti”.  Per quanto riguarda la realtà locale, l'onorevole ha inoltre sottolineato che “l'esperienza consolidata dell'intercultura nelle scuole rende la scuola marchigiana un punto di riferimento nel panorama nazionale: occorre, dunque, continuare a spendersi facendo vedere come si fa, restando in piedi e mostrando la ricchezza di questa esperienza, proprio adesso che il governo vuole attuare lo sciagurato progetto delle classi differenziali per gli stranieri.”

12/11/2008





        
  



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