All'indomani della sconfitta subita dal Grottammare sul campo della Sangiustese (battuta d'arresto che interrompe una serie di sette risultati utili consecutivi), il tecnico biancoceleste Roberto Beni è ancora arrabbiato e non tanto per la sconfitta in se per sé: "Questa mattina (ieri, n.d.r.) ho letto su un quotidiano delle cose che non mi sono piaciute affatto. Dicono che, a fine gara, sarei andato verso il pullman senza rilasciare dichiarazioni in quanto ero arrabbiato: non è assolutamente vero visto che sono stato circa trenta minuti fuori lo spogliatoio ed ho anche risposto alle domande di alcuni giornalisti. Insomma, mi hanno fatto passare per un antisportivo che non sa perdere; beh, di antisportivo, domenica, c'è stato ben altro anche se in pochi lo hanno documentato…".

L'allenatore del Grottammare si riferisce all'azione culminata con il raddoppio della Sangiustese, un episodio che, senza ombra di dubbio, ha condizionato la gara e che lo stesso Beni racconta: "Maffei, avendo visto un giocatore avversario a terra, stava appoggiando la palla in fallo laterale quando è arrivato il fischio dell'arbitro ad interrompere il gioco. Si sarebbe dovuto ricominciare a giocare con un doppio rimbalzo eseguito dall'arbitro ed, invece, la Sangiustese ha battuto un fallo laterale inesistente da cui è nato il gol del 2 a 0. È vero, che c'è stato un errore del direttore di gara, ma molto più grave è stato il gesto antisportivo della Sangiustese che non ci ha restituito il pallone".

Dopo la comprensibile sfuriata, il mister rivierasco torna a parlare di calcio giocato analizzando la prova dei suoi: "L'episodio che ho raccontato non toglie i meriti alla squadra di Malloni che ha giocato meglio di noi ed ha meritato di vincere. È stata una partita storta iniziata male, vedi l'infortunio capitato a Pieroni dopo soli 10' di gioco, e finita peggio, vedi le espulsioni ingenue di Bartolini e Del Moro. Nonostante tutto questo, i ragazzi, anche in nove, hanno continuato a lottare con grande generosità riuscendo nel finale, prima, ad accorciare le distanze, poi, a sfiorare il pareggio".