L'iniziativa è promossa dal coordinatore regionale della "Lista Di Pietro – Italia dei Valori", Dante Merlanghi, ma vuole essere bipartisan. Di sicuro non è un'impresa facile: raccogliere 25 mila firme per indire un referendum provinciale (esteso ai 73 Comuni dell'attuale provincia di Ascoli) a proposito del nuovo ente "Provincia di Fermo". Il quesito suonerebbe più o meno così: "volete che la provincia rimanga unita?" e verrebbe proposto utilizzando per la prima volta l'articolo 39 dello statuto della Provincia (di Ascoli).

Le firme da raccogliere sono 25 mila proprio perché quell'articolo stabilisce che la proposta di referendum sia ammissibile solo se presentata da almeno il 10% della popolazione con diritto di voto. Il comitato referendario si costituisce stamattina stessa (giovedì 13 novembre) presso la Prefettura di Ascoli e alle 11, presso la Libreria Rinascita, si presenta al pubblico. Tra le prime adesioni c'è stata quella di Giannino Gagliardi, presidente del comitato cittadino per l'integrità territoriale.

L'obiettivo è appunto quello di impedire che il Senato dia l'approvazione definitiva al provvedimento e per lo stesso scopo sta lavorando anche il sindaco di Ascoli Celani, attraverso contatti parlamentari che per il momento vengono tenuti "top secret". La manovra di Celani dovrebbe poi coinvolgere decine di sindaci della provincia.

Presso la Regione Marche, infine, continua il lavoro del consigliere di Forza Italia Umberto Trenta, che ha presentato una mozione da discutere in Consiglio sui provvedimenti presi dalla Regione nel corso del tempo per esprimere parere favorevole al nuovo ente: essenzialmente la delibera n. 7 del 1990. Questo provvedimento, secondo Trenta, sarebbe illegittimo perché la popolazione della nuova Provincia veniva riconosciuta come inferiore rispetto al minimo richiesto dalla legge.