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La città ha ricordato il sacrificio di Andrea Maccaferro

San Benedetto del Tronto | Scoperta nel pomeriggio di sabato 14 novembre una targa apposta sull'abitazione dove nacque il pilota scomparso mentre portava aiuti in Kosovo.

(Foto: A. Cellini)

C'erano i familiari, ovviamente, ma c'erano anche tanti colleghi piloti dell'aviazione civile venuti da Roma e anche tanti cittadini alla cerimonia di scoprimento della targa sulla casa in via Montebello, angolo via Venezia, dove nacque e visse a lungo Andrea Maccaferro, il pilota di aerei civili morto esattamente dieci anni fa durante una missione umanitaria.

Il fatto avvenne il 12 novembre 1999: nei pressi di Pristina, in Kosovo, precipitò un Atr42 del Programma alimentare mondiale delle Nazioni Unite in cui morirono 24 persone, tra personale dell'equipaggio e volontari che portavano aiuti alle popolazioni colpite dalla guerra. Il comandante dell'aereo era il sambenedettese Andrea Maccaferro, non nuovo ad impegni in azioni umanitarie. Per la sua affabilità, la sua gentilezza, la sua generosità, Maccaferro era soprannominato "il comandante gentiluomo".

Alla cerimonia si oggi è intervenuto per l'Amministrazione comunale il vicesindaco Antimo Di Francesco: "Queste occasioni non sono solo un'opportunità per dire ancora una volta grazie a chi ha sacrificato la vita per il bene comune - ha detto il vicesindaco dinanzi ad una commossa Luciana Marchionni vedova Maccaferro - ma anche per ribadire quanto sia importante mantenere vivo il senso della memoria, delle cose importanti che scandiscono i tempi di una comunità. Maccaferro è sempre stato sambenedettese nel profondo del cuore, ed è doveroso che il suo gesto venga additato ai nostri cittadini come esempio di quanto si possa fare in nome dell'altruismo e della solidarietà. Questo è anche il compito delle istituzioni, e noi abbiamo subito raccolto e sostenuto l'idea di apporre questo segno visibile dell'affetto di S. Benedetto per un suo figlio prematuramente scomparso mentre portava aiuto a persone in grande difficoltà".

Subito dopo c'è stata la benedizione impartita da don Armando Moriconi, parroco della Cattedrale della Madonna della Marina. Successivamente, nella chiesa di San Pio X, si è celebrata una messa di suffragio.

14/11/2009





        
  



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(Foto: A. Cellini)

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