Sì ad una politica economica nazionale ed europea che tuteli l’identità del marchio e la tracciabilità della produzione, no al protezionismo dei dazi. Queste le linee guida della proposta della GGIL di Guglielmo Epifani, Segretario Generale Nazionale, che con la sua presenza stamattina 15 novembre ha ufficializzato l’inaugurazione della nuova sede della Camera del Lavoro Territoriale di Ascoli Piceno in via C. Rozzi.

Epifani ha presenziato all’intera cerimonia inaugurale, che ha visto la presenza delle Istituzioni nelle persone del Sindaco di Ascoli Piero Celani e del Vice Presidente della Provincia Emidio Mandozzi e di personalità del mondo dell’economia e del lavoro. Da sottolineare la partecipazione dei Segretari Provinciali Giuseppe Pacetti per la UIL e Antonio Angelini della CISL.

Emidio Celani, segretario provinciale CGIL, in qualità di padrone di casa ha aperto la manifestazione. Nella sua relazione la storia della Camera del Lavoro Ascolana, presente in città da 60 anni, e la presentazione dei problemi emergenti nel nostro territorio, resi ancora più visibili dall’Annuario Statistico 2005 presentato dalla Camera di Commercio.

 “75 le aziende fallite, incremento dei protesti da 25 a 92 milioni di €, calo delle esportazioni del 4,4%. -elenca Celani - E ancora 127mila posizioni pensionistiche che non superano i 513€ mensili, crescita del costo della vita più alta della media nazionale e incremento del debito delle famiglie”.  Celani inoltre non dimentica la problematica della SGL Carbon.

La situazione ascolana, con la crisi del manifatturiero, del tessile e dell’abbigliamento, costituisce, secondo Epifani, l’emblema dei problemi del paese, esposto alla forte concorrenza internazionale e all’assenza di una politica industriale nazionale.

 “L’Italia insieme alla Germania – spiega – è il paese a più alta occupazione nel settore manifatturiero e della trasformazione, ma nonostante questo è priva di una lungimirante politica industriale. Va bene sviluppare il terzo settore, ma per migliorare i servizi bisogna mantenere un’industria di qualità”.

La chiavi di una politica economica che sostenga l’economia senza imporre dazi? “La difesa del marchio di qualità e della tracciabilità del prodotto e la ricerca. Questi gli elementi che vanno incontro al consumatore aiutando le imprese. – afferma Epifani – Questi gli elementi che mancano ad una Finanziaria che non dà né risorse né risposte al paese, ma che deprime gli investimenti, agendo in  modo pesante sulla produttività, non sostenendo neanche i timidi segnali di ripresa dell’economia”.

Queste le motivazioni del grande sciopero generale indetto per il 25 novembre, cui hanno già aderito l’Amministrazione Provinciale e molte Amministrazioni Comunali. Due le manifestazioni in programma, una ad Ascoli una a Fermo. Appuntamento agli scioperanti ascolani alle 10.30 in P.zza Giacomini per poi spostarsi di fronte alla Prefettura in Piazza Simonetti per il comizio. A Fermo il raduno è nel parcheggio del Monterone, mentre il comizio presso il Palazzo dei Priori.