Tra il presidente dell’Ascoli Roberto Benigni e una parte dei tifosi non c’è mai stato un buon rapporto. Questo si sapeva da diverso tempo. Sembrava tutto ricucito con una specie di patto di non belligeranza. Infatti, alcuni giorni fa, c’era stato un incontro, diciamo a “quattrocchi” tra Benigni e una rappresentanza della tifoseria. Insomma sembrava tutto…appianato. Invece non è così.

Domenica scorsa, all’inizio della partita tra Ascoli ed Empoli dalla curva sud si è levato un coro contro il patron bianconero. Poi la partita è andata come tutti sanno. I tifosi, al termine, hanno contestato ancora. Poi si sono verificati altri episodi, due per l’esattezza, che hanno indotto il presidente Benigni a presentare una denuncia per minacce e diffamazione. Il primo episodio è quello dello scorso martedì notte quando, un gruppo di giovani è andato a “contestare” sotto la villa di Benigni lasciando anche uno striscione molto offensivo.

L’altro episodio è stato il ritrovamento di un opuscolo sportivo locale (giornaletto che si distribuisce allo stadio) modificato e con frasi offensive verso il presidente. Due episodi diversi che potrebbero anche essere legati fra loro. Ma potrebbe essere anche il contrario. Sta di fatto che il presidente Benigni si è voluto cautelare sporgendo denuncia in questura.

L'allenamento

Intanto la squadra si prepara per la sfida di domenica con la Fiorentina. Doppia seduta agli ordini nel nuovo allenatore Nedo Sonetti che al termine dell'allenamento pomeridiano si è messo in viaggio verso Piombino dopo aver appreso la notizia della scomparsa del padre Ostilio.

Un allenamento per i bianconeri a… ranghi ridotti. Delvecchio e Foglio si sono allenati a parte. Lukovic e Gotti sono rimasti a riposo. Galoppa, reduce dall'impegno con l'under 21 ha un piccolo problema al piede. Fini invece è rientrato nel gruppo. Nella partitella del giovedì presenti oltre 200 tifosi. Mister Sonetti non ha ancora deciso il modulo anti viola. Nella partitella ha schierato un modulo 4-5-1 che in fase offensiva diventa un 4-3-3. Capitan Cudini è stato provato come terzino destro, Zanetti interditore davanti alla difesa con Boudianski e Pecchia centrali di centrocampo. In avanti il solo Bjelanovic supportato dagli inserimenti di Fini da destra e Guberti da sinistra. Nel secondo tempo Job, inizialmente schierato tra le riserve ha preso il posto di Guberti. Ha destato buona impressione il “colored” Fumu. La partitella è finita 2-1 con le reti di Bjelanovic, Paolucci e Perrulli su rigore.