Ambito territoriale ottimale numero 5
Fermo | La nuova ottica seguita dal nuovo organismo porta a risultati concreti, molti già realizzati, altri in via di realizzazione
di Giulio Giustozzi*
Nell'ultimo decennio la normativa italiana in tema di risorse idriche, nell'allinearsi alle direttive comunitarie, ha ricondotto la tutela delle acque in ambito comunitario locale ed ha delineato un sistema più flessibile rispetto al passato. Si privilegia, infatti, l'impatto dell'inquinamento sull'uso e lo sfruttamento indiscriminato delle risorse idriche adottando come obiettivo il livello della qualità ottimale del rispetto ambientale, del mantenimento dell'assetto idrogeologico contenibile, senza squilibri della natura in modo da usare del bene acqua ma non abusare di esso.
E' proprio in questa ottica l'ambito territoriale ottimale Ato n.5 - costituito dall'associazione di 59 comuni della provincia di Ascoli Piceno e Fermo - ha lavorato bene e in modo costruttivo più degli altri della regione Marche tanto da sopravanzare molti altri Ato, sorti prima, piazzandosi tra i primi 25 sui 91 ambiti nazionali.
L'Ato n.5 nel processo di riforma del settore idrico, di grande importanza e complessità, si è preoccupato di introdurre il criterio dell'efficienza economica, ha cercato di operare nel nuovo spirito di governare la risorsa secondo una visione d'insieme del territorio, dei problemi e delle soluzioni per soddisfare i bisogni delle comunità locali, nel rispetto dell'ambiente, tenendo conto della sostenibilità economica.
Tutto il sistema, per reggersi e non essere dispendioso, deve basarsi su questo dualismo: da una parte l'erogazione dei servizi e il miglioramento della qualità e quantità, dall'altro la politica del contenimento delle spese, soprattutto con la lotta agli sprechi e l'adeguamento delle tariffe che non possono e non devono essere aumentate in maniera indiscriminata. Il tutto, grazie a criteri di efficienza, efficacia ed economicità.
Grazie alle segnalazioni del comune di Fermo, l'Ato n.5 ha, recentemente, programmato ed investito su progetti nel territorio, in parte realizzati in parte da sviluppare e portare a compimento: pensiamo al depuratore Salvano, agli scarichi fognari di alcune zone del territorio fermano, all'adeguamento dell'impianto di depurazione di Lido di Fermo, alla realizzazione di un nuovo depuratore nella zona della media valle del Tenna che potrà, arrivato a regime, alleggerire l'aggravio dei reflui su Lido di Fermo e successivmanete sostituire lo stesso.
*consigliere comunale e membro del C.d.A dell'Ato n.5
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19/11/2005
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