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L'Ascoli non si arrende e conquista un pareggio con la Fiorentina: 1-1. I gol di Toni e Bjelanovic

Ascoli Piceno | Sotto di un gol i bianconeri evitano la quarta sconfitta. Una prova di carattere della squadra del neo allenatore Sonetti. Non scoppia la pace tra il presidente Benigni e i tifosi della curva sud

di Adelino Manni

I tifosi dell'Ascoli

ASCOLI (4-5-1): Pagliuca; Cudini, Pecorari (28' Minieri), Nastase, Pesce; Fini, Boudianski, Fontana, Galloppa (58' Perrulli), Guberti (72' Paolucci); Bjelanovic. A disp.: Boccolini, Bocchetti, Pecchia, Giampà. Allenatore: Sonetti
FIORENTINA (4-3-1-2): Frey; Potenza (1'st Ujfalusi), Gamberini, Dainelli, Pasqual; Blasi, Liverani (70' Pazienza), Donadel; Montolivo; Toni (62' Pazzini), Mutu. A disp.: Lupatelli, Tagliani, Gobbi, Reginaldo. All.: Prandelli
ARBITRO: Mazzoleni di Bergamo
RETI: 47' Toni, 86' Bjelanovic
NOTE: ammoniti Mutu (F), Minieri (A), Pesce (A), Potenza (F) , Bjelanovic (A). Angoli 6 a 5 per la Fiorentina. Recupero : 2’ pt; 3’ st. 


Un punto meglio che niente. Già perché l’Ascoli voleva vincere la prima partita in serie A ed ha rischiato di perdere ancora. Sotto di un gol, realizzato dal campione del mondo Toni ad una manciata di secondi dalla fine del primo tempo, i bianconeri hanno riacciuffato la partita sul finire. Un pareggio che porta la firma di Bjelanovic. Un pari ottenuto dopo un clamoroso palo di Pazzini, subentrato a Toni. Ma il pareggio tra Ascoli e Fiorentina…non fa una piega. I bianconeri possono recriminare per il predominio territoriale; i viola per le chiare occasioni da gol. L’Ascoli si presenta con una sola punta in avanti, Bjelanovic. A centrocampo Fontana è il perno e il regista; Boudianski, Galoppa sono i portatori di palla. Sulla fascia destra Fini mentre a sinistra gioca titolare Guberti che con i suoi dribbling mette in difficoltà la retroguardia viola. In difesa Cudini parte terzino destro poi però torna in mezzo quando Pecorari, sostituito da Minieri, deve uscire per un infortunio. Pesce spinge a sinistra mentre Nastase deve vedersela con Toni.

Un risultato condizionato, in alcuni frangenti, dalle decisioni dell’arbitro Mazzoleni. Al 10’ Gamberini nell’anticipare Bjelanovic impegna con un pallonetto il portiere Frey che smanaccia in angolo. E’ un passaggio indietro? Se è un passaggio al portiere Frey non poteva prendere il pallone con le mani. Sarebbe stata una punizione a due in area. L’arbitro concede solo il calcio d’angolo: palla in mezzo e Pecorari, strattonato, cade a terra ma l’arbitro dice di continuare. L’Ascoli tiene maggiormente il pallino del gioco ma non riesce ad impensierire Frey. La Fiorentina , che ha molta più qualità, nelle azioni di rimessa è molto pericolosa. La partita tuttavia sembra aver preso il binario della parità. Ma non è così. A tempo scaduto (46’) angolo di Liverani. Mucchio selvaggio nell’area piccola. Pagliuca esce ma sbatte contro Nastase. Toni svetta di testa e il pallone va in rete. Una punizione eccessiva per l’Ascoli. Insomma uno 0-0 fatto ed invece è arrivato il vantaggio viola. Nell’occasione del gol Pagliuca, uno dei migliori in campo, ha sbagliato l’uscita.

L’Ascoli non molla e nella ripresa gioca con grinta e cuore per evitare la quarta sconfitta consecutiva. Rischia in un paio di occasioni (palo di Pazzini e due belle parate di Pagliuca che riscatta il gol subito) e poi realizza con Bjelanovic la rete del pari. Punizione di Fontana e nella mischia in area spunta il piede del croato che mette dentro. Un Ascoli mai domo che rispecchia il carattere del nuovo tecnico.

<Un punto che vale tantissimo soprattutto per il morale – ha dichiarato in sala stampa Sasà Bjelanovic – Avevamo di fronte una grande squadra ma la differenza penso non si sia vista. Spero sia un buon segnale per incominciare da ora il nostro campionato. L’importante è crederci sempre, avere fiducia e determinazione>.

TIFOSI - I Separati in casa al Del Duca sono stati i tifosi della curva sud ed il presidente Roberto Benigni. Nel corso della partita qualche coro contro il patron bianconero e uno striscione con la scritta “ Minacce non ne facciamo…le falsi morali non le accettiamo”. Insomma lo strappo c’è ed è ancora difficile trovare un bravo sarto capace di ricucirlo…

19/11/2006





        
  



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