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Progettare la città a misura d'uomo

Ascoli Piceno | Si terrà giovedì, presso la libreria Rinascita, l'incontro organizzato dal Centro Ricerche Verità Occultate, con il gruppo Salìngaros, importante esponente negli studi sull'urbanistica sostenibile.

Nikos Salìngaros

Il 4 Novembre 2010 alle ore 17:00, presso la Libreria Rinascita di Ascoli Piceno, in Piazza Roma, avrà luogo l'incontro RIGENERARE LA PERIFERIA ITALIANA. BIOFILIA, ARCHITETTURA E COMMERCIO LOCALE, organizzato da: Gruppo Salìngaros, CRIVEO, Confcommercio Ascoli Piceno, Camera di Commercio Ascoli Piceno, Libreria Rinascita con la partecipazione del Centro Servizi per il Volontariato. Parteciperanno i protagonisti dell'attuale dibattito sulle periferie italiane, membri direttivi del Gruppo Salìngaros, secondo il seguente programma:

Gabriele Tagliaventi, docente all'Università di Ferrara e Presidente dell'AVOE
Come recuperare a centro commerciale naturale le aree produttive dismesse

Ettore M. Mazzola, docente alla Notre Dame University
Ritorno al borgo vivo. Un esempio di redenzione della periferia

Pietro Pagliardini, studio Pagliardini, Rupi & Associati
La vita è classica. Architettura senza aggettivi

Stefano Serafini, direttore della ricerca della Società Internazionale di Biourbanistica
Neurofisiologia e reti urbane. Alcuni interessanti effetti dell'organizzazione dello spazio sulle persone

In videoconferenza dagli USA interverrà il prof. Nikos Salìngaros, urbanista di fama internazionale e docente presso la Texas University at San Antonio.


Il Gruppo Salìngaros è composto da studiosi interessati al pensiero dell'urbanista e matematico Nikos Salingaros, che da un paio d'anni sta imponendo una revisione critica dell'architettura, soprattutto in Italia. In polemica con il mondo patinato delle archistar, con il modello lecorbuseriano delle "città delle auto, delle periferie, dei centri commerciali", e con un'architettura ideologica priva di riferimenti al benessere neurofisiologico dell'essere umano, alla socialità, ai bambini, all'economia delle classi medie e meno abbienti, propone soluzioni per recuperare vivibilità e bellezza dei centri urbani.

«In Italia la peste della distruzione urbanistica ha avvolto quasi tutte le città fin dagli anni ‘50» commenta Stefano Serafini, filosofo e psicologo, direttore del gruppo e cofondatore della Società Internazionale di Biourbanistica «e oggi rischia di deteriorare irrimediabilmente ciò che resta di un patrimonio inestimabile, sia per il suo valore di memoria storica, che per la sua carica biofilica, cioè la sua positività vitale, civile, politica in senso alto. La scorsa settimana, grazie alla mobilitazione corale dei cittadini, delle associazioni e di tutti i commercianti locali, siamo riusciti a sventare la distruzione della piazza principale di Sabaudia, che rischiava di finire vittima di un "restyling" la cui consulenza era stata affidata a grossi nomi della facoltà di architettura dell'Università di Roma. Un finale bello, che dimostra però lo scollegamento tra la casta accademica e politica e le esigenze reali dei cittadini che abitano lo spazio urbano. Un buon segno è stata la marcia indietro del sindaco, che ha capito di dover stare dalla parte della polis, con i suoi concittadini».

«All'Università di Ferrara, insieme all'amico Ettore M. Mazzola, abbiamo dimostrato che si può costruire a misura d'uomo e di commercio locale una città bella, che funziona, producendo ricchezza locale e socialità» aggiunge il prof. Gabriele Tagliaventi, docente all'Università di Ferrara e direttore della fondazione AVOE. «Abbiamo trovato un orecchio politico attento nell'assessore alla casa del Lazio, l'on. Teodoro Buontempo, e in altri amministratori delle province di Bologna e Rovigo, parlando del "caso" del Corviale di Roma, una bomba radioattiva che prima o poi esploderà se non si prendono provvedimenti, ma che da trent'anni sta danneggiando la città e i suoi abitanti».

«La provincia è la vera risorsa del Paese» aggiunge Serafini. «Centri vivi come Ascoli Piceno colgono i messaggi di buon senso, e possono innescare e rilanciare il cambiamento dell'Italia: non si tratta infatti solo di architettura, ma di socialità, politica, economia, realtà assai diverse da quelle che la narrazione dei media ci riporta quotidianamente. Siamo molto grati a Carlo Cruciani per aver organizzato questo incontro, e speriamo di poter contraccambiare apportando idee utili e accendendo uno scambio con la comunità, gli operatori economici e gli amministratori ascolani».

Per informazioni: Criveo tel. 3200827818, e-mail criveo@libero.it

www.grupposalingaros.net
www.avoe.org
www.biourbanistica.com

02/11/2010





        
  



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