Al termine della riunione di ieri (mercoledì 19 novembre) della Commissione Lavori Pubblici, il consigliere di Rifondazione Comunista Settimio Capriotti torna ad attaccare l'Amministrazione Comunale di San Benedetto sui ritardi nella riapertura della "Variante Albula Alta": "quella strada è stata chiusa un anno e mezzo fa per la presenza di due avvallamenti. Erano stati stimati lavori per 11 mila euro per porvi rimedio. I lavori non sono stati effettuati e oggi i costi sono lievitati a 40 mila euro, come ci è stato detto in Commissione. La strada è infatti invasa da fango, ghiaia, erbacce. Nel frattempo 11 mila euro sono stati spesi, ma per inutili perizie geologiche, che non hanno fatto altro che confermare la validità del primo preventivo, di pari importo. Abbiamo chiesto una relazione scritta su queste cose. Se emergeranno responsabilità da parte dell'Amministrazione presenteremo un esposto alla Corte dei Conti".

Capriotti aveva sollevato la questione in Consiglio Comunale nel corso dell'estate, attraverso un'interrogazione firmata anche dal consigliere dei DS Palmiro Merli ed era tornato sull'argomento anche recentemente.

"Giudicando con lo stesso criterio dovrebbero essere chiuse strade ben più importanti in città, prosegue Capriotti, come il lungomare o via Valle del Forno, oltre a molte altre, tutte in uno stato disastroso, con buche ed avvallamenti di ben altra consistenza di quelli presenti nella "Variante Albula Alta"".

Non finisce qui. "Fin ad oggi l'Amministrazione si è giustificata parlando di un'azione legale in corso contro la ditta che ha realizzato male quella strada. Se dovessimo attenerci a questo dovremmo comunque chiederci quali interventi porterebbero alla riapertura della strada e quando. Ma la verità è che un'azione legale è stata sì intentata, ma dalla ditta verso il Comune, per pagamenti ancora dovuti".