La città di Teramo presa dassalto da criminali senza scrupoli. Individuata banda di minorenni.
Teramo | La Polizia di Stato identifica i responsabili. Aggredisce un'amica e si oppone ai poliziotti: arrestato un teramano. Parco Fluviale nel mirino di 10 vandali minorenni: panchine divelte, plafoniere distrutte, bottiglie di vetro in mille pezzi...
di Nicola Facciolini
La violenza si è scatenata in città lo scorso week-end, ma grazie alla segnalazione tempestiva al “113” ed al contestuale allarme lanciato da alcuni passanti ai poliziotti, si è potuto evitare il peggio, in due diverse e spiacevoli vicende davvero squallide.
Nella prima, in piazza Cellini a Teramo, una ragazza è stata aggredita e malmenata da un giovane che successivamente si era dato alla fuga. Giunti immediatamente sul posto i poliziotti della caserma “Passamonti” trovavano effettivamente la giovane in evidente stato confusionale, con il viso insanguinato e con grossi ecchimosi. La donna riferiva che il suo compagno, alla richiesta di alcuni euro per acquistare qualcosa al bar, le si era rivolto contro, picchiandola e scaraventandola a terra.
Anche con l’ausilio della descrizione fornita dai presenti, i poliziotti sono poi riusciti a bloccare il presunto aggressore in via De Gasperi. L’uomo, invece di fornire la propria versione dei fatti come richiesto dagli agenti, iniziava subito a proferire parole ingiuriose e minacciose inducendo i poliziotti alla decisione di condurlo in questura per gli accertamenti di rito ma anche per tentare di calmarlo. In realtà il giovane iniziava una violenta resistenza, spintonando prima e aggredendo poi i poliziotti con calci e pugni.
Solo con molta difficoltà, l’uomo veniva bloccato e portato in questura. Dove si apprendeva che il presunto aggressore, tale D.L.P., quarantenne operaio, residente nel capoluogo aprutino, era anche sottoposto alla misura dell’obbligo di dimora con il divieto di allontanarsi dalla propria abitazione dalle ore 20 alle successive ore 7. I poliziotti, pertanto, procedevano all’arresto per resistenza, minacce, lesioni a pubblico ufficiale.
Segnalato all’autorità giudiziaria per aver infranto le misure dell’obbligo di dimora, l’uomo veniva anche querelato dalla giovane amica per le percosse e lesioni subite in piazza Cellini. Sempre la scorsa notte, durante il servizio di perlustrazione, i poliziotti della “Passamonti” hanno sorpreso un gruppo di dieci minorenni lungo il parco fluviale del Vezzola, da alcuni giorni oggetto di vigilanza per i recenti danneggiamenti effettuati da presunti ignoti alle strutture.
I ragazzi, particolarmente sorpresi dell’arrivo della polizia di Stato, sono stati tutti condotti in questura. Subito sono stati chiamati i genitori alle cui cure affidati, anche considerando il tardo orario notturno che, per il luogo in cui sostavano, non consentiva alcuna valida giustificazione della presenza. Particolarmente grati all’attività dei poliziotti, sono i genitori delle “piccole pesti” che ritenevano i propri figli a casa di amici a trascorrere qualche ora insieme, piuttosto che a danneggiare beni pubblici! Non si può escludere che i suddetti possano essere stati anche i responsabili dei detti danneggiamenti.
Nei prossimi giorni verrà mantenuta costante l’attività di vigilanza anche al fine di evitare che malintenzionati, magari dediti allo spaccio delle sostanze stupefacenti, possano trovare proprio tra i più giovani dei possibili futuri assuntori. Ai genitori è stato raccomandato di tenere sempre alta l’attenzione sull’attività dei figli e di contattarli più volte telefonicamente per conoscere e verificare i loro spostamenti. Anche perché sono ormai troppo frequenti gli atti di vandalismo che colpiscono il Parco del Vezzola.
Alcuni giorni fa oggetto di atti compiuti da ragazzini senza scrupoli. Ben 4 panchine, installate solo 4 mesi fa dall’Amministrazione comunale, divelte e buttate nelle siepi o ribaltate, cestini per i rifiuti sradicati e abbandonati, bottiglie di vetro sul prato e sui campi da gioco. Gli atti vandalici vengono compiuti soprattutto la notte. Lo spettacolo orrendo deve cessare. Le lamentele dei cittadini non avevano finora sortito molti effetti ma la polizia di Stato è intervenuta prontamente per risolvere il problema. Se i genitori non possono farlo, allora il Sindaco e la Magistratura dovrebbero provvedere di conseguenza, come vuole la Legge.
Il fenomeno criminale delle bande giovanili, tutto nuovo per la città e importato di recente, deve essere ancora pienamente compreso perché si possa far fronte comune verso una fenomenologia per certi versi molto complessa e potenzialmente dirompente per la nostra civile convivenza.
La vita non è un videogioco, ma i genitori lo sanno?
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Anche con l’ausilio della descrizione fornita dai presenti, i poliziotti sono poi riusciti a bloccare il presunto aggressore in via De Gasperi. L’uomo, invece di fornire la propria versione dei fatti come richiesto dagli agenti, iniziava subito a proferire parole ingiuriose e minacciose inducendo i poliziotti alla decisione di condurlo in questura per gli accertamenti di rito ma anche per tentare di calmarlo. In realtà il giovane iniziava una violenta resistenza, spintonando prima e aggredendo poi i poliziotti con calci e pugni.
Solo con molta difficoltà, l’uomo veniva bloccato e portato in questura. Dove si apprendeva che il presunto aggressore, tale D.L.P., quarantenne operaio, residente nel capoluogo aprutino, era anche sottoposto alla misura dell’obbligo di dimora con il divieto di allontanarsi dalla propria abitazione dalle ore 20 alle successive ore 7. I poliziotti, pertanto, procedevano all’arresto per resistenza, minacce, lesioni a pubblico ufficiale.
Segnalato all’autorità giudiziaria per aver infranto le misure dell’obbligo di dimora, l’uomo veniva anche querelato dalla giovane amica per le percosse e lesioni subite in piazza Cellini. Sempre la scorsa notte, durante il servizio di perlustrazione, i poliziotti della “Passamonti” hanno sorpreso un gruppo di dieci minorenni lungo il parco fluviale del Vezzola, da alcuni giorni oggetto di vigilanza per i recenti danneggiamenti effettuati da presunti ignoti alle strutture.
I ragazzi, particolarmente sorpresi dell’arrivo della polizia di Stato, sono stati tutti condotti in questura. Subito sono stati chiamati i genitori alle cui cure affidati, anche considerando il tardo orario notturno che, per il luogo in cui sostavano, non consentiva alcuna valida giustificazione della presenza. Particolarmente grati all’attività dei poliziotti, sono i genitori delle “piccole pesti” che ritenevano i propri figli a casa di amici a trascorrere qualche ora insieme, piuttosto che a danneggiare beni pubblici! Non si può escludere che i suddetti possano essere stati anche i responsabili dei detti danneggiamenti.
Nei prossimi giorni verrà mantenuta costante l’attività di vigilanza anche al fine di evitare che malintenzionati, magari dediti allo spaccio delle sostanze stupefacenti, possano trovare proprio tra i più giovani dei possibili futuri assuntori. Ai genitori è stato raccomandato di tenere sempre alta l’attenzione sull’attività dei figli e di contattarli più volte telefonicamente per conoscere e verificare i loro spostamenti. Anche perché sono ormai troppo frequenti gli atti di vandalismo che colpiscono il Parco del Vezzola.
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20/11/2007
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