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Leggere o non leggere, è il problema

San Benedetto del Tronto | Trasferta milanese in doppia veste dello scrittore Francesco Tranquilli

di Redazione

"Paolo Parigi" con Annalisa Canestrelli,Alessandra Selmi e Karen Nahum

A una persona che legge accanitamente fin dall'infanzia e (forse proprio per questo motivo) scrive sotto pseudonimo un libro Contro la lettura, può capitare di essere invitata - a distanza di pochi giorni - a parlare di libri sia in prima persona sia sotto "mentite spoglie".


È quanto è successo a Francesco Tranquilli che, nei panni del burbero "Paolo Parigi", è intervenuto domenica 16 novembre a uno degli incontri milanesi di Bookcity, Leggere, scrivere e pubblicare in un mondo sovraffollato di libri, tenutosi a Palazzo Reale, in compagnia di Paolo Bianchi (autore, anche lui per la Bietti, di Inchiostro antipatico) e dell'editor Alessandra Selmi. All'incontro partecipava anche la casa editrice DeAgostini per promuovere la nuova collana di ebook Libromania.


Davanti a un folto pubblico di aspiranti scrittori digitali, ben poco hanno potuto le argomentazioni ficcanti e sarcastiche di Parigi e Bianchi sugli scrittori velleitari che si improvvisano tali senza l'indispensabile dimestichezza con il buon italiano e le sue modalità d'uso. Il diritto universale di essere pubblicati, oramai, pare più importante anche del mangiare e del bere. Caloroso successo per tutti i componenti dell'eterogenea compagnia, comunque. 


Pochi giorni prima, tuttavia, giovedì 13 novembre, Tranquilli aveva partecipato, come insegnante "autentico", alla tavola rotonda Per un nuovo ecosistema della lettura, nell'ambito della giornata di studi organizzata, come ogni anno, dall'Università Cattolica di Milano a conclusione del Master di II livello in Professione Editoria Cartacea e Digitale Engaging the reader, diretto dal prof. Edoardo Barbieri. Fra gli altri relatori molti nomi illustri come il prof. Giovanni Solimine della "Sapienza", Roberto Cicala delle Edizioni Interlinea, il filosofo della scienza Roberto Casati del CNRS di Parigi, gli scrittori Ambrogio Borsani e Luca Ferrieri, nonché Romano Montroni del Centro per il libro e la lettura.


In quell'occasione Tranquilli ha parlato della differenza fra crisi del mercato editoriale e calo dei lettori ("molti lettori forti non comprano più libri, e molti libri commerciali non sono fatti per essere letti"), e dei rapporti strettissimi che, a suo dire, intercorrono fra lettura e felicità. Gli interventi di tutti gli ospiti sono stati tanto apprezzati che la direzione del Master ha intenzione, per la prima volta, di pubblicare gli atti del convegno.

La lettura fa bene o male, dunque? Nemmeno Tranquilli/Parigi pare saperlo con certezza. Ma d'altra parte a chi non capita, di tanto in tanto, di avere delle opinioni che non condivide?

22/11/2014





        
  



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