“Stavolta si è superato ogni limite. Io non sono una persona che generalmente critica in maniera eccessiva l’operato arbitrale, ma ciò che si è visto in campo sfiora l’assurdo. Provvederemo a far valere le nostre ragioni nelle sedi più opportune”.

Sono queste le pesanti parole di Giorgio Diomedi, presidente della Monturanese, al termine della partita che la sua squadra ha disputato a Fossombrone domenica scorsa.

I calzaturieri, dopo la sonante vittoria ai danni di una sfiduciata Truentina, erano alla ricerca di un risultato esterno positivo che potesse risollevare ancor di più la loro classifica.

Determinati e accorti, gli uomini di Mister Bugiardini stavano portando in porto una delle loro migliori prestazioni stagionali, e allo stesso tempo stavano riuscendo in ciò che nell’ultimo anno e mezzo era sempre mancato, ossia un successo in trasferta.

Frutto di un primo tempo disputato in maniera eccelsa erano le due stoccate di Cacciatori, che permettevano alla Monturanese di andare al riposo con il doppio vantaggio. Per tutta la ripresa la squadra riusciva ad arginare bene le folate offensive locali, fino a che, ad una manciata di minuti dal termine, il Fossombrone accorciava le distanze.

 Poi in pieno recupero il fattaccio: “L’arbitro - continua Diomedi - s’inventava di sana pianta una punizione dal limite al 95’, giustificandosi dicendo che il nostro portiere si stava attardando in un rinvio. E dall’azione è scaturito il 2-2 finale. Con questa le abbiamo viste tutte”.

Ciò che comunque lascia trapelare più di qualche dubbio è un presunto colloquio tra il primo e il secondo tempo fra il presidente locale, un ex arbitro, e il direttore di gara. Se così fosse ci sarebbe davvero da preoccuparsi. Sta di fatto che comunque ancora una volta la Monturanese è rimasta con un pugno di mosche.

 Alla vigilia i bianco-azzurri avrebbero certamente firmato per un punto raccolto sul rettangolo di una squadra più quotata sulla carta come il Fossombrone.

 Ma visto come il pareggio sia scaturito, la delusione è tanta.