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Diritti dei minori: Sbarbati (Mre) la poverta” e” la madre di tutte le violenze

| ROMA - Il tema della violenza sui minori è stato affrontato dall”on. Sbarbati su più direttrici, quella statistica, quella politico-economica, quella sociale e culturale.

Nel suo intervento al convegno internazionale “Abuso sui bambini in Europa e oltre “ Come proteggere i diritti dell”infanzia nel mondo d”oggi” che si è svolto questa mattina a Bruxelles nell”ambito delle iniziative in occasione della giornata mondiale dei diritti del Fanciullo promossa dalle Nazioni Unite, l”on. Luciana Sbarbati , segretario nazionale dei Repubblicani Europei e unico europarlamentare italiano invitato a partecipare, ha sostenuto che “la povertà è la madre di tutte le violenze”. 

“Le politiche internazionali nei confronti della povertà per il riequilibrio Nord-Sud devono prendere in seria considerazione quegli aspetti della <violenza più subdola> verso i minori , aspetti che, troppo spesso, vengono ignorati perfino nelle istituzioni che maggiormente sono coinvolte, quelle scolastiche o di ricovero dei bambini, ma anche nella società nel suo complesso”.

L”on. Sbarbati ha poi parlato anche dell”abuso degli psicofarmaci nelle famiglie relativamente alla presenza di minori e sull”incapacità della società di considerare il bambino come soggetto di diritti “perfetti”. “Diritti che devono essere assolutamente tutelati “ sostiene la Sbarbati “ attraverso una seria opera di prevenzione e di repressione degli abusi”. Luciana Sbarbati si è poi soffermata sulle problematiche della “tratta delle bambine e dei bambini soldato come un fenomeno ripugnante su cui non bisogna tacere ma anzi bisogna intervenire anche attraverso il potenziamento delle politiche di aiuto sia verso i minori che verso le famiglie”.

I numeri dei rapporti statistici sulla mortalità infantile e sulle violenze sui minori, ha sostenuto la Sbarbati in conclusione del suo intervento, sono preoccupanti ma altrettanto devono destare preoccupazione i dati sulle morti da parto, cosi come la privazione dell”istruzione ai bambini principalmente nei Paesi più poveri. “L”impegno che tutti noi dobbiamo assumere “ conclude Sbarbati “ è quello di operare con una sempre maggiore attenzione a tutti i livelli affinché si realizzi un <mondo a misura di bambino>, così come auspicato dalle Nazioni Unite nella Conferenza di Ginevra.

<Un mondo> attento a queste politiche , dove la politica dovrebbe avere una visione più etica dei problemi dei bambini e meno economicista e dove i protezionismi siano abbattuti perché affamano milioni di persone. Ci vuole dunque il coraggio di mettere mano alle politiche di mercato in cui le multinazionali la fanno da padrone, abbattendo la logica del profitto per il profitto e spingendo verso la costruzione di una politica di mercato più etica e responsabile che agevoli il riequilibrio Nord-Sud e di qui il diritto di esistere e di crescita dei bambini”.

22/11/2005





        
  



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