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L'8 settembre 1943 nelle Marche

| ANCONA - L'intento è quello di onorare la conoscenza delle persecuzioni subite dal popolo ebraico e dai deportati.

In occasione del sessantesimo anniversario della Resistenza e della Guerra di Liberazione, su iniziativa del presidente Vito D'Ambrosio, la Giunta regionale Marche ha approvato una proposta di legge concernente iniziative per la celebrazione della ricorrenza, nonchè per la diffusione della conoscenza delle persecuzioni subite dal popolo ebraico e dai deportati. L'intento è quello di onorare la ricorrenza, non tanto in una generica commemorazione celebrativa, ma nell'esigenza di diffondere tra le generazioni più giovani la conoscenza e la consapevolezza di questi eventi e dei valori di libertà e democrazia.

Le manifestazioni copriranno l'intero arco del triennio 2003-2005, al fine di includere anche la celebrazione del sessantesimo del 25 aprile 1945. Una serie di interventi per i quali la legge prevede una spesa di 30 mila euro. Convegni di studio, concorsi per opere d'arte, raccolta di materiale documentario e di testimonianze, pubblicazione di ricerche e saggi, ma anche iniziative volte a diffondere la conoscenza storica della Resistenza, della lotta contro il nazifascismo e del tributo di sangue e di sofferenze pagato dalle vittime civili e dai perseguitati per motivi politici e razziali.

I numerosi interventi si snoderanno nell'arco dei 3 anni, a partire dall'11 dicembre, con un convegno di studi storici  nella Sala Verde di Palazzo Leopardi, sede della Giunta regionale, ad Ancona. "L'8 settembre 1943 nelle Marche. Premesse e conseguenze", titolo dell'incontro, integrerà preziose testimonianze a studi di noti ricercatori. Interverranno Giorgio Vecchio dell'Università di Parma, il direttore Isrim Massimo Papini, Sergio Bugiardini dell'Università di Urbino, i ricercatori Giuseppe Campana e Mario Fratesi e l'archivista Isrim Roberto Lucioli. Nel pomeriggio parteciperanno: il critico letterario Massimo Raffaelli, i ricercatori Ruggero Giacomini e Renato Biondini, Costantino Di Sante dell'Università di Teramo, il vice presidente Isrim Ernesto Preziosi e la presidente Isrim Luisella Pasquini. Completano i lavori un dibattito e varie testimonianze.

24/11/2003





        
  



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