Barriere per i disabili esistono anche dove non si vedono, per esempio in riva al mare. Sempre per esempio, tali barriere impediscono al momento ai disabili di conseguire la patente nautica. Con l'obiettivo di abbattere questa ed altre "barriere culturali" si è riunito oggi per la prima volta, a San Benedetto, il gruppo di lavoro interministeriale dedicato alla "Mobilità", nell'ambito della commissione parlamentare "Disabilità e salute" presieduta dal sottosegretario alla salute Antonio Guidi.

L'antefatto è l'approvazione da parte del Parlamento della legge n. 172 (lo scorso otto luglio), in materia di "Nautica da diporto". Quella legge prevede entro un anno la regolamentazione della materia, tramite apposito decreto legislativo di competenza del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, "di concerto" con altri Ministeri. E appunto per contribuire a redigere quella regolamentazione è all'opera il gruppo di lavoro che nella mattinata di oggi, giovedì 27 novembre, ha trovato "ospitalità" presso la Capitaneria di Porto di San Benedetto, per gentile concessione del comandante Alessandro Pajno.

"San Benedetto ha ormai una tradizione su questi temi, ha detto il vice sindaco Piunti, e devo riconoscere che dal momento del nostro insediamento non abbiamo dovuto far altro che riprendere e magari migliorare ciò che di buono era già stato fatto. Una recente iniziativa è stata l'allestimento da parte dell'Associazione Medici Diabetologi della barca a vela "Dolci Marinai", con un equipaggio di sette giovani affetti da diabete che hanno affrontato sette giorni di navigazione da San Benedetto del Tronto a Trieste dove hanno partecipato alla regata veristica "Barcolana", assistiti dal dott. Vespasiani".

Alla riunione di oggi hanno partecipato rappresentanti dei Ministeri delle Infrastrutture (gli ingegneri Barbi, Napolitano e Tabelli) e della Salute (il coordinatore del gruppo, dott. Antonio Ridolfi), oltre che i rappresentanti di circoli velici (il presidente del Circolo Nautico Sambenedettese, ing. Giuseppe Fiscaletti, il dott. Bruno Brunone, presidente dell'associazione "Vela Insieme").

"È già stata acquisita la distinzione tra "comando" e "conduzione" di un'imbarcazione, ha spiegato l'ing. Ridolfi, tale che anche una persona con disabilità può essere il comandante di un'imbarcazione, mentre per la conduzione si deve almeno far ricorso ad alcuni accorgimenti tecnici, come avviene già oggi per le automobili. Ma abbiamo anche stabilito la netta separazione tra "guida terrestre" e "guida navale"".

"Il nostro scopo, conclude il segretario Guidi, è quello di rendere accessibile la nautica e il mare alle persone disabili. In futuro spero di veder realizzate alcune mie idee nella mia città, San Benedetto: una mostra, se possibile permanente, dedicata alle attrezzature nautiche, dalle tavole da surf alle imbarcazioni particolari per disabili. Poi un festival dedicato a "Mare e disabilità", con libri, fumetti e filmati che sto già raccogliendo".