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Al teatro dell' Aquila arriva il musical My fair lady

Fermo | Lo spettacolo Chiasso-1958 con Paolo Cevoli e Natasha Stefanenko previsto il 4 e 5 marzo non andrà in scena. L’intera tournée nazionale dello spettacolo è stata infatti annullata a causa di sopraggiunti impegni televisivi della protagonista

Per non depauperare la proposta della stagione teatrale, il Comune di Fermo e l’Amat hanno deciso di sostituire lo spettacolo – il 16 e 17 marzo - con un musical di grande successo, My fair lady.

Dal testo teatrale Pigmalione di G.B Shaw al musical con Rex Harrison e Julie Andrews fino alla consacrazione nell’olimpo di Hollywood nel 1964 con il film musicale di George Cukor con Audrey Hepburn, vincitore di otto premi oscar. Ecco le tappe del successo di My fair Lady che rivive ora in tutta la sua verve e il suo charme in questa nuova brillante messa in scena, diretta da Massimo Romeo Piparo, un po’ musical un po’ operetta, che si avvale di una frizzante Gaia De Laurentis nei panni di Elisa Dolittle, di un sempre convincente Corrado Tedeschi, di uno straripante Gian e di un sorprendentee vivacissimo corpo di ballo.

Non capita a tutti i “classici” del teatro musicale di poter essere sempre “giovani”. La fortuna di un musical spesso sta nel palmares del film o della pièce da cui è tratto. Il musical My fair lady deve la propria “immortalità” a se stesso. A ciò che racconta, a come lo traduce in emozioni, ai sorrisi che fa scaturire, alla universalità del suo linguaggio musicale.

Cosa c’è di più sublime che colmare il dislivello che separa classe da classe, anima da anima... così recita il Prof. Higgins, il “pigmalione” che affida al modo di parlare il passe-partout per il riscatto sociale di una rozza fioraia. Già, il modo di parlare… anche questo è un tema che di giorno in giorno si fa sempre più attuale. La perdita delle proprie radici culturali, l’omologazione e la globalizzazione della società contemporanea hanno fatto svanire il rapporto tra l’essere umano e la propria cultura.

Ecco allora che My Fair Lady si impone come il sogno che non vuole svanire, come la favola “possibile”, rappresenta il lieto perdersi in una tempesta di sentimenti.
La “fair lady” Eliza Doolittle è un po’ Cenerentola, un po’ Pretty Woman, Mary Poppins, un po’ Bella e un po’ Bestia, insomma è l’archetipo del riscatto, della rivincita, dell’affermazione, della trasformazione e così incarna il desiderio e il sogno di tutto l’universo femminile che simpaticamente partecipa sin dal primo momento alla sua avventura. Ma alla fine, e qui si impone in tutta la sua statura George Bernard Shaw ispiratore col suo Pigmalione della versione musicale, anche la chiave maschile della vicenda cede alla forza delle emozioni e dei sentimenti: soli non si è completi e anche un apparente “misogino e scapolo convinto” come il Prof. Higgins o il collega di “sventura” Colonnello Pickering, o il cinico e spietato padre di Eliza, Alfred Doolittle, si trovano costretti a svestire la maschera della durezza e coprirsi con un velo di dolcezza. In un momento in cui sembra che il corto circuito dei rapporti umani abbia interrotto il passaggio di energia tra le persone, My Fair Lady si impone come un “generatore di corrente elettrica” che concede una bella “scossa” alla nostra anima.
 
Accanto ai protagonisti principali gli altri interpreti dello spettacolo – prodotto da Planet Musical – sono Enrico Baroni, Cristian Ruiz, Donatella De Felice, Silvia Bossi, Simone Leonardi, Marika Marangon, Gianluca Paganelli, Mena Pascale, Sergio Cunto, Maurizio Gibin, Giorgio Raucci, Silvia Di Liberto, Sara Soldi ed Elisabetta Pignataro. Le coreografie sono curate da Roberto Croce.

Gli abbonamenti alla stagione teatrale resteranno validi per le due serate (prima sera turno di abbonamento A, seconda sera turno di abbonamento B). Info e biglietti: biglietteria del Teatro tel. 0734.284295 – 223412, Amat 071 2072439. Vendita on line su www.amat.marche.it <http://www.amat.marche.it/>

29/11/2004





        
  



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