“Una buona legge c’è, facciamola rispettare!”: si riassumono in questo slogan le proposte della F.I.B.A.-Confesercenti della Regione Marche in merito ai canoni demaniali, che entro il prossimo 15 dicembre (termine prorogato rispetto alla scadenza precedentemente prevista) dovrebbero essere pagati dai concessionari di spiaggia, in misura tripla rispetto al passato.

La Fiba ha formalizzato la propria posizione in un documento di tre pagine. Le richieste sono tre: “che la Conferenza Stato-Regioni stabilisca l’importo da incassare dai canoni demaniali; che l’importo venga ripartito per km di balenabile; che le Regioni introitino le somme destinandole alla salvaguardia delle coste e alla gestione amministrativa del demanio”.

La “buona legge” già esistente è la 494/93 (adottata con DM 342/98 e modificata tramite l’art. 10 della L 88/01): la Fiba chiede che venga recepita da tutte le Regioni italiane, come fatto da Liguria e Marche. La 494 divide tutte le spiagge in tre tipologie e le assoggetta ad imposizioni proporzionate: a) alta valenza; b) normale valenza; c) minore valenza turistica. A queste la Fiba propone di aggiungere una quarta categoria: “d) da attribuire alle spiagge ancora da utilizzare ai fini turistici oppure a quelle che non sono disciplinate da strumenti urbanistici che consentano di sviluppare il settore e di dare certezze di continuità all’impresa turistico-balneare”.