Cerca
Notizie locali
Rubriche
Servizi

Ferrovia interna maceratese. A Civitanova si parla del suo sviluppo

| MACERATA - Sarà presentato, nel dettaglio, lo studio di fattibilità per il miglioramento dell’offerta ferroviaria sul territorio maceratese e per l’ottimizzazione delle integrazioni auto-treno-bus.

Dopodomani (venerdì 5 novembre) a Civitanova Marche si tiene l’atteso convegno dal titolo “96 chilometri di utili binari. La tratta ferroviaria Civitanova-Fabriano: prospettive di sviluppo”, organizzato dalla Provincia di Macerata.

L’incontro, con inizio alle ore 9, si svolge presso la sala conferenze della Banca di credito cooperativo di Civitanova, in vicolo Nettuno n. 29. Intervengono tecnici, amministratori e politici. Nell’occasione viene presentato, nel dettaglio, lo studio di fattibilità – fatto realizzare dall’Amministrazione provinciale alla società “Sintagma” – per il miglioramento dell’offerta ferroviaria sul territorio maceratese e per l’ottimizzazione delle integrazioni auto-treno-bus. Aprono i lavori il presidente della Provincia, Giulio Silenzi, il sindaco di Civitanova Marche, Erminio Marinelli, e l’assessore provinciale ai Trasporti, Cesare Martini. Segue il dibattito con i rappresentanti di “Trenitalia” e con l’assessore regionale ai Trasporti, Marco Amagliani.


La linea ferroviaria “Civitanova-Albacina” venne completata nel 1886 con l’apertura della tratta San Severino-Macerata, che unì i due tronconi fino ad allora funzionanti. I lavori erano iniziati nel 1880. I primi due tratti furono aperti nel 1884: il primo da Albacina a Matelica, il secondo da Pausola (oggi Corridonia) a Civitanova Marche. A commissionare al Genio civile il progetto per la costruzione dell’intera linea, subito dopo l’unità d’Italia, fu proprio l’Amministrazione provinciale di Macerata nel 1861. Lo Stato finanziò il 90% della spesa della nuova infrastruttura, mentre la Provincia si fece carico del rimanente 10%.

Oggi la linea “Civitanova-Albacina” (escluso il tratto Albacina-Fabriano, che è in comune con la linea Ancona-Roma) misura 86 chilometri e 420 metri di lunghezza, con 8 gallerie per complessivi 2.588 metri. La pendenza massima che raggiunge è del 34 per mille nel tratto vicino a Macerata, mentre negli altri tratti si raggiunge al massimo un dislivello di 25 metri per chilometro. La velocità che il treno può raggiungere lungo la linea varia da 60 a 100 chilometri orari, a seconda della tratta. Lungo il percorso esistono 12 stazioni e 4 “fermate”, qui di seguito indicate in corsivo; tra parentesi è indicata la progressione chilometrica: Civitanova (inizio linea), Montecosaro (7+432), Morrovalle (12+811), San Claudio (17+021), Corridonia-Mogliano (21+273), Macerata (27+182), Urbisaglia-Sforzacosta (34+145), Pollenza (38+626), Tolentino (46+605), San Severino Marche (55+593), Gagliole (65+061), Castelraimondo-Camerino (67+119), Matelica (74+246), Cerreto d'Esi (82+742), Albacina (86+586), Fabriano (stazione di fine corsa dei treni, posta sulla linea Ancona-Roma).

03/11/2004





        
  



1+4=

Altri articoli di...

Fuori provincia

14/11/2022
Terremoto: subito prevenzione civile e transizione digitale (segue)
14/11/2022
Il presidente di Bros Manifatture riceve il premio alla carriera "Hall of Fame/Founders Award" (segue)
02/11/2022
Glocal 2022: dove i giovani diventano protagonisti del giornalismo (segue)
02/11/2022
Sisma 2016: approvati 15 mila contributi per 4.8 miliardi (segue)
27/10/2022
A Cartoceto, nelle ‘fosse dell’abbondanza’ per il rituale d’autunno della sfossatura (segue)
27/10/2022
Il Comune pulisce i fossi Rio Petronilla e via Galilei (segue)
27/10/2022
TEDxFermo sorprende a FermHamente (segue)
23/10/2022
A RisorgiMarche il Premio "Cultura in Verde" (segue)
ilq

Quando il giornalismo diventa ClickBaiting

Quanto è sottile la linea che divide informazione e disinformazione?

Kevin Gjergji