Dei due uomini uno, Sergio G. italiano di 45 anni originario di Roma ma residente da anni a Monteprandone, è stato subito trasportato al Torrette di Ancona con l’eliambulanza per le sue gravi condizioni. L’altro, Hasanay A. ventisettenne di origine albanese, assunto da poco più di due settimane, è all’ospedale di San Benedetto del Tronto, le cui lesioni destano meno preoccupazioni.

I due operai stavano procedendo all’inventario e, per controllare del materiale posto all’interno di una cella frigorifera, sono saliti su un cestello con carrello elevatore. E lì, all’altezza di circa quattro metri, qualcosa ha ceduto: il carrello si è rovesciato e il cestello è violentemente caduto a terra. I due sono quindi precipitati.

L’italiano ha avuto la peggio battendo la testa e perdendo immediatamente i sensi. Per lui è stato necessario il trasporto d’urgenza con l’eliambulanza. Con l’ambulanza sarebbe stato trasportato al vicino campo comunale di Centobuchi, dove ad attenderlo c’era l’elicottero che lo avrebbe dunque portato all’ospedale di Ancona. Secondo le testimonianze l’uomo non ha mai ripreso conoscenza e, seppur si sia riscontrato un trauma cranico e la prognosi sia riservata, sembra che non corra pericolo di vita.  

L’albanese invece è caduto sul fianco destro. Dopo pochi minuti il giovane era al Madonna del Soccorso, dove gli è stata riscontrata solo una frattura al braccio destro con una prognosi di una trentina di giorni.

Ora sono aperte le indagini per capire come sia avvenuto l’incidente: se sia stato causato da un errore umano o se si tratti di fatalità. Intanto i carabinieri della stazione di Monteprandone e i tecnici della Asl locale si sono recati nella fabbrica (di proprietà di due soci, un sambenedettese e un molisano) e hanno effettuato i primi sopralluoghi sequestrando il mezzo che ha causato l’incidente.