L’Associazione Italiana per l’Educazione Demografica (Aied) è presente ad Ascoli dal millenovecentosettantaquattro e in Italia da cinquant’anni in più di venti città. L’associazione nacque per essere uno strumento demografico, controllo delle nascite, in una Italia con troppi figli ma subito dopo si delineò un discorso più soggettivo, di aiuto alla coppia e alla persona per una maternità libera e responsabile.

 

Con l’incontro in programma per il sei di novembre presso il palazzetto della comunicazione di Piazza Roma l’Aied vuole stimolare la cittadinanza a riflettere sulle tematiche care all’associazione quali la contraccezione, la salute (la fertilità e la non fertilità), ma anche discutere di tematiche attuali come la legge sulla fecondazione artificiale e l’adozione internazionale. Quest’ultima è poco conosciuta ma interessa diverse famiglie in quanto una coppia su cinque non è fertile.

 

“Per quanto riguarda la donne della provincia di Ascoli Piceno sono divenute più attente ai problemi della salute e alle opportunità di una corretta prevenzione - dice il Presidente dell’Aied di Ascoli Piceni Laura Olimpi – in merito alla natalità sono cambiate molte cose rispetto a trent’anni fa, oggi una donna rimane incinta in età avanzata e raramente fa due figli”.

 

Il discorso dell’attenzione e della prevenzione alla salute deve essere rivolto anche agli uomini e agli giovani uomini che spesso tendono a trascurare questo aspetto. Infatti il problema della fertilità non è solo un problema femminile ma anche maschile. Le statistiche dicono che di fronte alla diminuzione della fertilità un caso su due è responsabile la donna e un caso su quattro la responsabilità e solamente imputabile all’uomo.

 

È molto importante che i bambini che lasciano il pediatra e i ragazzi che vanno dal medico non più accompagnati dalla mamma, si occupino della propria salute senza imbarazzi e problemi. Quindi è giusto che i giovani uomini vadano dall’andrologo come le giovani donne vanno dalla ginecologa. 

 

Garantire dei diritti ai cittadini è per l’Aied un punto fermo,  un principio che “applica” dall’anno della sua fondazione ad oggi. È grazie all’Aied che è garantito il diritto dell’interruzione volontaria della gravidanza (legge 1949), ed è grazie all’Aied che le donne hanno la possibilità di avere la prescrizione medica per la pillola del giorno dopo e questo lo si può fare presso il consultorio dell’Aied, un importante punto di riferimento per le donne giovani e meno giovani.

 

Dai dati emerge che le donne marchigiane e ascolane abbandonano volontariamente la gravidanza molto meno rispetto alle donne del resto del territorio nazionale, “è una vittoria da parte dell’Aied frutto dell’impegno profuso in questi anni di attività” conclude il vice presidente dell’Aied la signora Tiziana Antonucci.