Una grande Fermana quella vista all'opera contro Il Teramo che ha entusiasmato anche Battaglioni.
Fermo | La partita non era facile, ma i canarini hanno messo in atto bene le cose studiate durante la settimana.
di Fabrizio Ferri
Vittoria strameritata, questo nessuno lo può contestare. Al di la del fatto che nonostante tutto, le contestazioni contro il presidente Giacomo Battaglioni continuano esplicite ( vedi il solito striscione che ormai accompagna le performance interne ed esterne della compagine della Compagine Canarina con su scritto " Battaglioni Vattene " ), domenica i tifosi hanno potuto festeggiare i propri beniamini al termine della gara contro il Teramo.
Un Teramo che aveva mostrato segni di ripresa nella vittoria contro il Chieti e che comunque rappresentava agli occhi di tutti un ostacolo duro da superare. E invece è successo quello che forse non tutti si aspettavano. E tutto racchiuso in 120", già una scarica di adrenalina fuori dal comune, un uno due terrificante che avrebbe messo al tappeto chiunque, figurarsi una formazione come il Teramo che partita con gradi ambizioni, si trova ora a lottare nei bassifondi della classifica.
Quando esiste l'assillo del risultato, diceva Mister Zecchini, non c'è ne tranquillità ne serenità, tutto diventa molto più difficile. Era davvero vere queste parole! Un Teramo che nei primi 45' di gioco aveva sofferto ma era riuscito in qualche modo ad arginare le folate offensive dei locali. Addirittura aveva messo paura ad inizio ripresa, quando De Florio aveva tentato il colpaccio prontamente sventato da Chiodini ( gran bella parata! ).
Poi come detto, in fulminea successione, prima Smerilli e poi Bucchi chiudevano il conto. Due conclusioni molto simili, effettuati dalla stessa posizione, con lo stesso piede ( il sinistro ), stesso angolo, quasi una maledizione, per Mancinelli nulla da fare.
Al gol di Smerilli, il patron Canarino Giacomo Battaglioni è saltato sulla sedia esultando e gridando:" Grande Lupo ".
Ha ragione; domenica l'attaccante di Monte Urano è stato davvero molto bravo, mobile, veloce, ficcante, un punto di riferimento insomma. Non è stato da meno Bucchi che però essendo più statico ha maggiori difficoltà nel concludere a rete. Nell'occasione del raddoppio però è stato straordinario con una rasoiata a pelo d'erba dall' limite dell'area di rigore con il pallone che batteva sul palo interno per poi finire la sua corsa in fondo al sacco. Esplosione di gioia incontenibile: Giusto Così. Battaglioni intanto, si fregava le mani e sorrideva dicendo:" Visto che roba ".
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04/11/2003
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