Con grande piacere rileviamo che la Banca di Ripatransone - Credito Cooperativo è risultata ai vertici di alcune graduatorie riferite ad oltre 350 banche "minori". L'Istituto Ripano, infatti, è sesto per redditività e decimo per produttività! E' certamente un vanto per la nostra zona che una piccola realtà come quella dell'Istituto di credito Ripano assurga ai primi posti di alcune graduatorie nazionali.

"Sono veramente orgoglioso - ci dice il dr Michelino Michetti Presidente della Banca - di questi risultati, perché sono espressione dell'oculatezza con cui l'intero Consiglio di Amministrazione, che ho l'onore di presiedere, amministra la Banca, nonché della scrupolosa attenzione con cui vigila sui centri di costi in generale e su ogni singola spesa in particolare. Il merito va anche ascritto all'intero organico aziendale che opera con dedizione e senso di appartenenza e sul quale siamo certi di poter contare per il futuro".

La Banca di Ripatransone risulta in queste due graduatorie anche prima delle 20 BCC Marchigiane. Al direttore, Rag. Pietro Giuseppe Colonnella, chiediamo quali siano i motivi di questi risultati.

" Voglio premettere - ci dice Colonnella - che per le Banche di Credito Cooperativo avere una buona redditività non è un optional ma è indispensabile. Infatti, esse possono aumentare il proprio patrimonio quasi esclusivamente con gli utili, che - come noto - non vengono distribuiti ai soci. Tutti sanno che un patrimonio adeguato rappresenta l'elemento più importante per la solidità di tutte le banche e la sicurezza dei risparmiatori.

Non a caso - proprio in questi giorni - stiamo constatando come il problema della patrimonializzazione delle banche costituisca la principale preoccupazione delle più alte autorità politiche e monetarie del mondo! Come ha anticipato il Presidente - continua Colonnella - alla base di tutto ci sono gli indirizzi strategici che il Consiglio di Amministrazione dà alla gestione. Nello specifico i buoni risultati sono principalmente frutto di alcune scelte - un po' contro corrente - operate negli anni passati, che ora stanno dando i suoi frutti.

Mi riferisco in particolare alla politica di contenere entità e durata degli impieghi a medio-lungo termine e di applicare spread adeguati. Mentre, per quanto riguarda gli investimenti finanziari, l'aver sempre detenuto in portafoglio oltre il 95% di titoli di stato italiani, senza mai cedere alla tentazione di effettuare operazioni con prodotti ad alto rendimento ma meno sicuri.

Comunque, indirizzi e strategie resterebbero lettera morta se non ci fosse una squadra motivata e competente che ogni giorno affronta il proprio lavoro con entusiasmo. Gli indici di produttività dei dipendenti della banca sono superiori alla media regionale, ma la mia più grande soddisfazione - conclude il direttore - sono i complimenti che ricevo dalla clientela per la professionalità, la disponibilità e la gentilezza dei miei collaboratori".