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La Confesercenti da il via all’Operazione “città sicura”

Ascoli Piceno | Una etichetta esposta fuori dal negozio avvertirà i male intenzionati, un atto preventivo contro le attività criminose

di Federico Biondi

Spinta dalla necessità di aumentare i livelli di sicurezza dei commercianti, il diciotto settembre del duemilatre il presidente confederale della Confcommercio Sergio Billè stilò un protocollo di intesa con il Ministero dell’Interno.
 
La conferenza stampa di presentazione si è tenuta presso la sede provinciale della Confcommercio in Via Dino Angelini, al presidente della Confcommercio il Cav. Uff. Benito e al direttore Dottor Giorgio Fiori gli onori di casa, presenti il Vice Presidente della Provincia Emidio Mandozzi, il Capo di Gabinetto il dottor Maurizio Collina e il Presidente della I Circoscrizione Centro Storico.
 
Il progetto “Securshop” è nato per difendere i diritti e non gli interessi dei commercianti e interessa tutti gli esercizi commerciali dislocati sul territorio nazionale.
 
Mai come adesso è necessaria nella città di Ascoli Piceno una misura di questo tipo, soprattutto dopo gli ultimi ma persistenti atti vandalici nelle vie del centro storico e tutti i presenti sono concordi che con l’uso di questa tecnologia, è possibile reprimere e soprattutto prevenire molte tipologie di azioni criminose.
 
Il sistema consiste nell’adozione del commerciante, ad un prezzo minimo di quattromila euro di cui il cinquanta percento è finanziato dalla Regione Marche, di un sistema di telecamere collegate ad un personal computer che a sua volta è collegato in linea diretta alla Questura della propria città.
 
In caso di un evento criminoso furto, scasso, ma anche sequestro e altri è possibile con la semplice pressione del pulsante attivare, grazie al computer, la connessione in diretta con la Questura, la quale è allertata dal segnale acustico e dalle immagini video digitali di alta definizione di tutte le telecamere montate nell’esercizio commerciale.
 
A questo punto gli agenti di Polizia hanno a disposizione innumerevoli informazioni e possono agire valutando con precisione le misure da prendere.
 
Per esempio gli agenti possono sapere quanti sono i delinquenti grazie alle telecamere esterne, è possibile sapere se hanno la macchina e di che tipo, è possibile leggere la targa o se hanno un basista e tante altre informazioni. Con il circuito interno è possibile individuare se sono armati e chi sono se agiscono a volto scoperto, nel caso in cui sono già segnalati alla Polizia.
 
La connessione funziona solo in una direzione e può essere attivata solo dal negoziante.
 
È importante puntualizzare che le immagini sono inoltrate dal commerciante alla Questura della propria città e non può mai succedere che gli agenti possano “sbirciare” il commerciante nelle normali ore di attività.
 
Tra le alte dotazioni un telecomando che funziona da oltre cinquanta metri di distanza, il pulsante è una misura che i malviventi si aspettano, inoltre può funzionare contro i sequestri. Quando si attiva la connessione oltre alle immagini in diretta alla Questura giungono le immagini dei venti minuti antecedenti la chiamata.
 
Nei luoghi dove è stato montato il prodotto si sono raggiunti eccezionali risultati. Nella conferenza stampa è stata riportata la video testimonianza di due atti criminosi, una avvenuto a Napoli e l’altro in una cittadina marchigiana, in entrambi i casi i malviventi sono stati tratti in arresto. Il primo si riferiva ad un reato in corso e l’altro ad un già avvenuto.
 
Il sistema è stato testato ad Ascoli Piceno dalla Farmacia R. Loffreda sita in via Trento e Trieste.

05/11/2004





        
  



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