"La stabilità finanziaria ed economica del bilancio del Comune di San Benedetto del Tronto non corre alcun pericolo", questa la risposta a caldo di Antimo Di Francesco, Vicesindaco e Assessore con delega alla Programmazione e Gestione economico-finanziaria.

Dopo la giornata di ieri, in cui il Consigliere di Forza Italia Bruno Gabrielli denunciava una "responsabilità politica" nella presunta gestione zoppicante delle casse del Comune, Di Francesco dichiara pubblicamente che "La presunta precarietà degli equilibri di bilancio, scaturente dall'incidenza delle entrate correnti aventi carattere di eccezionalità, non è comprovata dalle effettive risultanze, in quanto le suddette entrate eccezionali finanziano una corrispondente parte delle spese correnti a loro volta di carattere eccezionale".

Ciò vale a dire che le entrate eccezionali quest'anno non hanno fatto altro che "coprire" spese correnti eccezionali.

Aggiunge l'Assessore un riconoscimento all'Amministrazione stessa, che con la lotta all'evasione fiscale ha recuperato 1900000 euro.

Sulle accuse riguardanti le società partecipate Di Francesco ricorda come "Gli esercizi finanziari sotto la stretta osservanza della Corte dei Conti si riferiscono agli anni 2003, 2004 e 2005, di certo non riconducibili alla gestione dell'attuale amministrazione che, a differenza della precedente, ha effettuato una inversione di rotta adoperandosi con determinazione potenziando e migliorando il sistema di controllo sulle partecipate."

Dunque secondo il rappresentante dell'Amministrazione non ci sarebbe nessun "malgoverno" delle risorse pubbliche.

Appresa la risposta, Gabrielli prontamente fa sapere a Di Francesco che la sua sarebbe "Una difesa di parte, ma ricordi il caro Assessore che rimane la pronuncia della Corte dei Conti, regolata dalla legge n. 266 del 2005, che prevede l'adozione di specifiche pronunce, nelle ipotesi di constatata irregolarità grave. Credo che l'Assessore non possa permettersi di delegittimare un intervento della Corte."