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“L’affaire “turismo” o la gallina dalle uova d’oro”

Ascoli Piceno | Il punto di vista di Calvaresi, Presidente Confcommercio.

di Benito Calvaresi

Benito Calvaresi

Turista è colui che considera il viaggio come un diversivo, una evasione transitoria, rispetto alla sua vita normale, sia dal punto di vista culturale e del soddisfacimento di curiosità, sia nella ricerca di rottura del ritmo giornaliero, quindi di distensione ed evasione dalla routine quotidiana.

Il turismo è un fenomeno molto recente: risale, infatti, ai primi anni del Novecento, anche se i primi segni si riscontrano nella seconda metà dell’Ottocento, con il nascere della cosiddetta società industriale e si sviluppa nella fase post-industriale assumendo una importanza grandissima da moltissimi punti di vista, sociale, economico, culturale, etnologico e antropologico, coincidendo con forti cambiamenti nel costume e nella vita individuale sociale.

Nasce, infatti, proprio nell’epoca post-industriale una nuova esigenza nella vita umana, il tempo libero e la necessità di occuparlo.

Il tempo libero, considerato come una conquista tipica della nostra epoca è, in realtà, una esigenza reale dovuta al passaggio dalla vita agricola alla vita industriale.

Il turismo risponde a questa esigenza e questo spiega il suo rapido sviluppo, con tutte le problematiche che ne conseguono.

Come un tempo il viaggio è stato un elemento fondamentale nello sviluppo della civilizzazione umana, così oggi il turismo è diventato un elemento determinante nell’evoluzione della civilizzazione che, ormai, in modo inevitabile, influisce sull’ambiente inteso come il complesso dei vari aspetti di questo nostro pianeta, fisici, biologici ed antropologici.

Il turismo deve essere considerato come una causa primaria nella evoluzione e nel cambiamento dei rapporti fra la gente e l’ambiente e, fra la gente, genera nuovi rapporti sociali operando trasformazioni nelle stesse identità sociali.

 La questione turistica diventa, dunque, parte integrante del rilancio complessivo del territorio, oltre ad esserne una funzione specializzata alla quale devono contribuire gli operatori economici, quelli ecologici e quelli del turismo, in genere che, in questo grande fenomeno della nostra epoca, trovano la loro ragione di essere. La stessa organizzazione della cultura deve essere considerata oggi, dalle amministrazioni locali, come uno strumento di marketing territoriale, oltre che una componente degli standard di servizio da offrire agli abitanti.

I servizi e la vita culturale sono certamente da considerarsi aspetti specifici nella definizione della qualità della vita di un’area urbana, le occasioni di consumo culturale e di spettacolo sono sentite come uno dei segnali principali della vitalità e della vivibilità di una città, capaci quindi di orientare le scelte di eventuali investitori e fruitori.

Ma uscire dal ristretto ambito locale ed offrire attività di rilievo nazionale o internazionale non è certo facile, come, ad esempio, per la Quintana.

Non basta essere conosciuti nel mondo per una certa storia, per poterla valorizzare al di fuori della ristretta cerchia degli amatori, sono necessarie relazioni, che è difficile costruire.

Quello che non si possiede all’interno, si deve cercare di acquisirlo all’esterno con accordi con istituzioni prestigiose e investendo il necessario, calcolandone il giusto ritorno.

Intorno ad un tale evento, come la Quintana, potrebbe, così, prendere forma ed organizzarsi il pacchetto di offerte della città: l’interesse per il territorio in genere, i percorsi enogastronomici, la bellezza della città, della collina e della costa, le sagre senza dimenticare l’offerta delle tipicità locali e le nostre tradizioni. Il successo di un’iniziativa non lasciata all’improvvisazione imprenditoriale dei singoli cittadini ma organizzata attraverso gruppi associativi, potrebbe trascinare le altre componenti dell’offerta turistica: una volta che la città, tramite l’evento Quintana si sia imposta all’attenzione, il resto arriverebbe di conseguenza.

E i benefici non sarebbero solo esterni, ma si potrebbe formare un tessuto di professionalità locali che sarebbero certamente capaci di interagire, di dare vita a nuove imprese ed attività produttive in tutte le direzioni.

La stessa dichiarazione universale dei diritti umani riconosce ad ogni persona il diritto alla mobilità, nel quale, certamente, rientra il turismo, inteso come desiderio di distensione, di comunicazione, di acquisizione di nuove conoscenze e di sviluppo del sentimento dell’accoglienza degli ospiti. Inoltre, le implicazioni economiche del turismo sono molteplici in quanto crea con certezza nuovi posti di lavoro, imprenditoria specializzata, favorendo lo sviluppo di infrastrutture pubbliche e contribuendo all’accrescimento del prodotto interno.

Si dovranno prendere disposizioni speciali per impedire che monumenti e luoghi di interesse artistico vengano deturpati da graffiti ed incisioni, nonché da comportamenti umani sconsiderati.

Inoltre, anche il contesto estetico di monumenti e siti di pregio dovrà essere sorvegliato con cura e sottratto ad esempio, alla segnaletica pubblicitaria “selvaggia”.

Il turismo dovrà diventare interesse primario anche per le università che, a livello locale, dovranno promuovere la formazione di nuovi diplomi o lauree in materia turistica, in collegamento con gli istituti di ricerca e sostenuti dai nuovi metodi di sensibilizzazione, come la campagne pubblicitarie locali ed a vasto raggio i programmi  televisivi specializzati, l’informatica e tutti i mezzi capaci di estendere e moltiplicare la forza dei messaggi.

Innescare e codificare un controllo di qualità del prodotto turistico a tutti i livelli può portare il turismo ad  esser una delle forze dinamiche che operano per un salutare progresso dell’economia e dell’ambiente.

Come in ogni forma di produzione industriale solo una continua ricerca di crescita può garantire un futuro all’industria del turismo. La richiesta di ingredienti culturali ed educativi nel prodotto turismo è in crescita continua. Informazioni corrette ed adeguate, guide preparate, documentazioni attraenti e dense di informazioni anche consegnate brevi manu potranno dare un valore sempre maggiore all’offerta dei servizi turistici.

08/11/2004





        
  



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