Cerca
Notizie locali
Rubriche
Servizi

Matrix Revolutions: un ultimo atto non all'altezza del primo.

San Benedetto del Tronto | Gli straordinari effetti speciali non riescono a nascondere le mancanze di un finale debole.

di Gianluca Traini

Uscito eccezionalmente di mercoledì in contemporanea in tutti e cinque i continenti per la gioia dei più diversi matrixologi senza frontiere, Matrix Revolutions, dei fratelli Wachowski, conclude la trilogia  fantascientifica più remunerativa finanziariamente degli ultimi anni lasciando, in chi l'ha seguita fin dal principio, l'impressione che i colpi migliori siano stati sparati tutti nel primo e più sorprendente episodio.

 Questo terzo atto delle vicende dell'eletto Neo (un Keanu Reeves ormai da culto), destinato a salvare i sopravvissuti del genere umano dal potere delle macchine e a liberare il mondo dal dominio del programma Matrix, non ha più infatti la capacità di incuriosire e di appassionare che aveva all'inizio della saga, nonostante qui ci si avvii verso il finale e quindi verso il chiarimento (in questo caso però non totale) delle profezie e dell'identità dei vari personaggi incontrati negli episodi precedenti.

 Comunque a mantenere alta la tensione ci pensano gli effetti speciali che, come era facile intuire, compensano in maniera davvero straordinaria le paradossali mancanze drammaturgiche di una sceneggiatura che mescola troppo superficialmente nozioni religiose, filosofiche e scientifiche. Solo per fare due esempi, la lunga battaglia (dura quasi mezz'ora) degli ultimi uomini liberi contro le macchine che assediano Zion e il duello finale tra Neo e la sua nemesi, il cattivo agente Smith (Hugo Weaving), si pongono di diritto all'avanguardia delle fantasmagorie tecnologiche che il cinema attuale riesce a proporre.

 Ma, evidentemente, non basta questo perché Matrix resista nel tempo, come invece ha dimostrato di saper fare la prima trilogia di Guerre Stellari, l'unico termine di paragone realistico per la saga dei fratelli Wachowski. E, proprio ripensando alle avventure di Luke Skywalker e alla sua lotta con il malvagio Darth Vader, si coglie tutta la distanza tra un cinema che, mescolando nella sua semplicità narrativa fantascienza con intuizioni visive fantasy, riusciva ancora a proporre conflitti radicalmente umani (la lotta edipica del padre contro il figlio) e, al contrario, una visione del mondo ormai spersonalizzata, dove anche colui che è destinato a salvare l'umanità, l'eletto Neo, non è nient'altro che la parte positiva di una equazione di un programma.

Matrix Revolutions è attualmente in programmazione in questi cinema della nostra provincia:
Ascoli Piceno:
Multiplex delle stelle, ore 15.00-17.30-20.30-23.00;
Multisala Odeon, ore 15.00-17.30-20.15-22.45;
Fermo:
Cinema Helios, ore 17.30-20.00-22.30;
San benedetto del tronto:
Cinema Calabresi, ore 16.00-18.20-20.40-23.00.

08/11/2003





        
  



3+2=

Altri articoli di...

San Benedetto

12/10/2022
Studenti omaggiano il Milite Ignoto (segue)
10/06/2020
Samb: Serafino è il nuovo presidente! (segue)
27/01/2020
Istituto Professionale di Cupra Marittima: innovazione a tutto campo. (segue)
25/01/2020
Open Day a Cupra Marittima, al via il nuovo corso Web Community – Web Marketing (segue)
19/01/2020
GROTTAMMARE - ANCONITANA 1 - 3 (segue)
13/01/2020
SAN MARCO LORESE - GROTTAMMARE 1 - 0 (segue)
10/01/2020
UGL Medici:"Riteniamo che gli infermieri e i medici debbano essere retribuiti dalla ASUR5" (segue)
10/01/2020
Premiato il cortometraggio intitolato "Sogni di Rinascita- Sibillini nel cuore" (segue)

Cultura e Spettacolo

31/10/2022
Il Belvedere dedicato a Don Giuseppe Caselli (segue)
27/10/2022
TEDxFermo sorprende a FermHamente (segue)
27/10/2022
53 anni di Macerata Jazz (segue)
26/10/2022
Il recupero della memoria collettiva (segue)
26/10/2022
Giostra della Quintana di Ascoli Piceno (segue)
23/10/2022
A RisorgiMarche il Premio "Cultura in Verde" (segue)
22/10/2022
Porto San Giorgio torna a gareggiare al Palio dei Comuni (segue)
20/10/2022
La Nuova Barberia Carloni apre un tris di spettacoli (segue)
ilq

Quando il giornalismo diventa ClickBaiting

Quanto è sottile la linea che divide informazione e disinformazione?

Kevin Gjergji