Martedì 30 novembre una data che la politica di Rapagnano non dimeticherà, per la situazione insolita in cui l'amministrazione si è vista invischiata e che ha fatto "gongolare", visto che il termione va di moda i rappresentanti dell'opposizione che non hano perso tempo a chiedere le dimissioni del sindaco. Durante la seduta del Consiglio comunale che prevedeva questioni di carattere tecnico come l'approvazione dell'assestamento e riequilibrio di bilancio  del 2004, (scadenza perentoria del 30 novembre 2004), i consiglieri di maggioranza non si sono presentati in numero sufficiente e quindi la seduta è saltata.

Martedì alle ore 21,30 il sindaco Belletti si è presentato in comune con un solo assessore e solo tre consilieri su 9, un fattore che non ha consentito d'ottenere il numero legale visto che i consiglieri di minoranza hanno svolto il ruolo di opposizione. "Non è la prima volta che la maggioranza si spacca su importanti decisioni amministrative - ha dichiarato il consigliere Sandro Pistolesi - ma quella di martedì è stata la classica goccia che ha fatto traboccare il vaso. D'altronde il sindaco non poteva sperare nel supporto politico della minoranza perchè lo stesso ha dimostrato all'infinito la propria incapacità d'amministrare ma, cosa assai più grave, non è assolutamente capace di comunicare. Ora cosa accadrà nel futuro ai cittadini rapagnanesi? La minoranza confida, come ha sempre fatto, nel buon senso e nella serietà di coloro che guardano agli interessi dell'intera comunità e non ai personali. A questo punto, il sindaco dovrebbe avere la dignità di rassegnatre le dimissioni, nè trarrebbe sicuramente vantaggio la comunità intera".

Sicuramente la storia ha incuriosito e non poco i cittadini e anche le forze politiche che hanno iniziato a guardare verso Rapagnano.