Il tema del Made in Italy, della produzione puramente nazionale, è particolarmente dibattuto ormai da qualche anno, per far fronte ad una contraffazione e ad un'invasione asiatica sempre più aggressiva. Stamattina, a chiederselo a Fermo c'erano i responsabili dell'Istituto per la tutela dei produttori, che hanno lanciato il progetto 100% Made in Italy.

Non bastano dazi antidumping e misure comunitarie, serve a loro avviso una certificazione interna del prodotto. In pratica, le aziende che produrranno interamente in Italia, dalla lavorazione ai componenti delle calzature, potranno ottenere il marchio ed usare il simbolo distintivo del total Made in Italy. A certificarlo sarà una scritta stilizzata "Made in Italy 100% certificate", insieme ad una lettera L maliuscola, a significare l'iscrizione del marchio italiano nel registro nazionale. Tale simbolo si potrà esporre sulle confezioni, e potrà essere verificato da una visita al sito www.madeinitaly.org.

La campagna istituzionale sulla certificazione della scarpa italiana partirà nei prossimi giorni ed utilizzerà spot su Radio 2 Rai. Nell'operazione, che verrà promossa anche attraverso manifesti, televisioni locali e web, c'è la collaborazione della Provincia di Ascoli Piceno