Marco Calvaresi: "I dati sul turismo sono tutt'altro che positivi"
San Benedetto del Tronto | Il presidente della Pro-Loco Marco Calvaresi non è daccordo sulla positività dei dati riguardanti la stagione turistica della riviera nel 2008 e afferma:"Il turismo non va e bisogna risanarlo".
di Francesca Poli

Marco Calvaresi
A pensarla diversamente e ad accusare le due cittadine di avere dati sbagliati, è il presidente della Pro-loco Marco Calvaresi, che afferma: "Stando alle informazioni che ci sono pervenute sino ad oggi sulla stagione turistica possiamo affermare che, anche rapportati ai dati del turismo nazionale, i dati non sono di "tenuta"".
Presidente, secondo lei per quale motivo le Marche non sono competitive rispetto ad altre regioni d'Italia?
"Per molti motivi; tra l'altro il non essere competitivi nel nostro Paese fa si che anche nel resto d'Europa le Marche siano una regione poco conosciuta. Inoltre abbiamo delle scarse strutture ricettive e quelle esistenti, sono di bassa qualità, soprattutto nelle aree interne. Do ragione a Zocchi, presidente del consorzio turistico Riviera delle Palme, quando ha affermato che la Regione "non si sa vendere", non fa una buona pubblicità dei propri prodotti e questo è dovuto soprattutto ad una scarsa cooperazione dei vari enti (Regione, imprese, agenzie e Tour Operator, STL, Comuni, Province, Comunità Montane, Pro Loco, IAT, scuole, università...) che fanno si che la sponsorizzazione sia fatta male e frammentaria.
Senza contare che l'aeroporto di Ancona-Falconara funziona poco e male ed i trasporti per le località interne sono davvero scarse. Vorrei aggiungere, inoltre, che il prodotto offerto spesso non è proporzionato a qualità/prezzo".
Quali sono i punti di forza della Regione su cui si dovrebbe puntare per incentivare il turismo?
"La nostra Regione è ricca di eccellenze e abbiamo la possibilità di offrire un turismo adatto a tutte le esigenze: mare, montagna, campagna, città d'arte, siti archeologici, parchi naturali e siti speleologici, terme. Possiamo vantare anche un turismo religioso... Senza contare i prodotti locali: oltre alla grande tradizione gastronomica, i nostri magnifici vini stanno diventando sempre più famosi ed esportati nel Mondo. La qualità ambientale, la qualità delle risorse storico - artistiche - culturali, il museo diffuso. La nostra Regione può diventare davvero una risorsa eccezionale se riusciamo a farne buon uso.
Come potrebbe contribuire Confindustria nell'attività di risanamento e di sviluppo turistico Regionale?
"Primo fra tutti, bisognerebbe impegnarsi per consolidare la strada della qualità fino alla certificazione; necessaria è l'attivazione di corsi di formazione per operatori della ricettività, della scuola, degli addetti all'accoglienza. Importante è anche sviluppare il turismo sostenibile (difesa dell'ambiente e del patrimonio culturale tutela e promo commercializzazione dei prodotti tipici, della salute e del benessere, agroalimentare e Terme).
Deve esserci un grande impegno del sistema Confindustria Marche, in tutte le sue componenti, per integrare nel "progetto turismo Marche" le aziende della filiera produttiva rafforzando il logo "Made in Marche".
La disponibilità a collaborare, viste le posizioni condivise in ambito nazionale con Assoturismo (Confesercenti) e Confturismo (Confcommercio), aprendo un tavolo permanente di confronto si fa quantomeno necessaria.
Intanto presenteremo una serie di progetti di accoglienza e promozione turistica delle Marche assicurando, per essi, concretezza, visione a medio e lungo termine, capacità organizzative, coinvolgimento e motivazione con l'unico fine della crescita dell'impresa turistica e del sistema turistico delle Marche".
Quali sono gli obiettivi primari al momento?
"Concertare con tutte le realtà pubbliche e private una programmazione pluriennale (almeno quinquennale) che rafforzi la comunicazione e il marketing all'esterno, sviluppi il mercato nazionale e sostenga quello estero, alzi il livello di posizionamento competitivo del territorio e faccia conoscere i suoi fattori di attrattiva.
Inoltre rafforzare la qualità del prodotto offerto creando un sistema tra gli attori, proponendo una formazione / integrazione tra scuola e impresa, migliorando la fruizione del territorio soprattutto del patrimonio culturale ed integrando cultura e turismo".
Quali sono le azioni richieste?
"Integrare l'offerta turistica con le produzioni dell'industria, dell'artigianato, dell'agro-alimentare, delle terme (attività produttive, agricoltura e servizi alla persona) anche attraverso l'azione dei rispettivi assessorati regionali. (internazionalizzazione e Co-Marketing);
Fare un sistema tra gli attori delegati a fare turismo, ivi comprese scuole di settore ed università e sviluppare il senso di appartenenza al territorio;
Avviare un progetto di comunicazione verso gli operatori turistici, commerciali, le scuole, i cittadini, per ribadire "il valore" del turismo per questa regione e per "rafforzare il senso di appartenenza al territorio;
Alzare il livello qualitativo dell'offerta turistica marchigiana (strutture e professionalità);
Realizzare una formazione continua degli operatori dell'accoglienza e della ricettività, favorendo ad esempio, mediante apposita normativa regionale, stage formativi di avviamento al lavoro nelle aziende del settore (ciò aiuterà anche ad esplicitare modelli di conciliazione di interessi divergenti tra i vari tipi di turismo);
Avviare una politica di calmiere dei prezzi, raggiungere accordi per la bassa stagione su "offerte speciali" da commercializzare; coinvolgere in questo processo le compagnie aeree e l'aeroporto di Falconara;
Mettere a sistema la rete dei trasporti pubblici per una miglior fruizione del territorio iniziando dall'aeroporto;
Rafforzare la alleanze con altre regioni italiane su progetti di grande valore, coinvolgendo però gli imprenditori turistici marchigiani;
Creare una grande borsa per vendere il turismo delle Marche "Buy Marche" forti dell'esperienza di Emilia Romagna, Veneto, Lazio, Umbria (Confindustria Marche ha un Suo progetto dettagliato che si riserva a breve di presentarlo all'Assessorato);
Dare agli operatori turistici per l'incoming realtà e certezza immediata sui progetti di commercializzazione presentati, rispettando le scadenze indicate nel testo unico del turismo;
Avviare azioni di co-marketing con altri settori dell'economia marchigiana (fiere non di settore, ricerche di mercato, implementazione dell'offerta), "passare dal concetto vendere le Marche a quello di vendere il prodotto Marche";
Avviare progetti di marketing territoriale atti a valorizzare aree strategiche per il turismo;
Avviare processi di marketing operativo innovativi rispetto al passato, comunicazione con altri mezzi sia verso gli operatori sia verso il grande pubblico. Forte presenza del logo "MarcheTurismo" nelle Agenzie Viaggio e Tour Operator Italiani;
Realizzare un vero "osservatorio" sul turismo delle Marche capace di dare utili indicazione agli operatori e alla regione stessa;
Incentivare, in maniera forte, le risorse economiche regionali per il settore;
Rallentare gli investimenti verso grandi fiere di settore (vedi Bit Milano) a favore di eventi, manifestazioni, iniziative personalizzate (work shop, road show, conferenze tematiche, stand in piazze italiane di grandi città, direct mail, ecc.) tutte azioni capaci di coinvolgere gli operatori marchigiani ma soprattutto idonee a dare una forte visibilità all'offerta e al brand "Marche turismo".
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01/12/2008
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