"Il Tar ha sbloccato ieri sera la vertenza relativa al sottopasso di via Pasubio, che l'eccessivo garantismo aveva arenato fino a oggi". Giorno di festa per il sindaco che annuncia a breve l'inizio dei lavori, e una vittoria sul quella lentezza congenita dei tempi amministrativi che "non coincidono con i tempi dei giovani, dell'economia e della crisi" e che rischia di "farci arrivare in ritardo a tutti gli appuntamenti importanti". Subito dopo l'epifania gli operai si metteranno al lavoro sul sottopasso della discordia e la deviazione sarà diretta verso ovest per poi reintrodursi subito in via Del lavoro. A fronte di qualche disagio, ma anche "della buona volontà dimostrata dalle aziende della via" presto l'opera verrà ultimata.

Per tornare ai drammi della crisi, la protesta dei forconi sembra al primo cittadino aver suscitato un clamore strano, pur essendo una manifestazione pacifica e che a suo dire non ha creato grandi disagi - nonostante le file sull'asse attrezzato all'altezza della rotatoria per Martinsicuro. "Ce ne sono molte altre anche più rilevanti, non capisco tutto questo clamore e questa paura", ammettendo che non incontrerà i rappresentanti della protesta "perché non me lo hanno chiesto".

Infine il nodo dolente: la sanità "disastrata del Piceno". "Aspettiamo di incontrare soprattutto Ciccarelli e se dovesse saltare l'incontro di lunedì in quanto Stroppa forse non potrà esserci la priorità è incontrare il direttore generale, anche se non sarà facile mettere insieme tutti i sindaci". Se Spacca ha definito la riorganizzazione delle reti cliniche la formula ideale per ottimizzare le risorse mettendo in sinergia le due strutture ospedaliere presenti sul territorio, Gaspari sottolinea che "il direttore Area Vasta 5 riceverà dai sindaci una valutazione in base all'effettiva realizzazione della riforma, dopo aver capito se si tratta di un problema di fondi", come dalla Regione gridano a gran voce, o se si tratti di mancanza "di un allenatore che sappia fare scelte indipendenti".

Un ossimoro nella teoria, oltre l'evidenza della necessità dei tagli imposti a livello nazionale, da trasformare in virtù pur senza la bacchetta magica.