"Con gli uomini della Capitaneria stiamo lavorando tanto e bene. Se ci fosse stato una chiave di lettura benevola i tempi sarebbero stati più veloci, ma l'importante è che ora il Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici abbia espresso parere favorevole". Così Giovanni Gaspari annuncia l'espletamento del lungo iter legislativo per l'adeguamento tecnico - funzionale del porto, e la consegna del progetto alla Capitaneria di Porto avvenuta questa mattina.

Ora la Capitaneria manderà il progetto in Regione, che avrà 60 giorni di tempo per approvarlo dalla data di consegna. Entro 50 giorni dal deposito del progetto ad Ancona tutti i portatori di interesse e i privati cittadini possono presentare delle osservazioni alla Regione - nella persona del referente ing. Giorgio Occhipinti - valutate poi dall'Ente prima di pubblicare il Decreto regionale sul BUR, pubblicazione che dà all'iter la conclusione definitiva. Lo step successivo sarà la presentazione dei progetti da parte dei privati alla Capitaneria, che dovrà avvenire entro 30 giorni dall'approvazione della Regione.

"Per dare maggiore visibilità alla riqualificazione, un'ulteriore pubblicità dell'avvenuta trasmissione del progetto alla Regione sarà diffusa tramite un avviso affisso all'Albo Pretorio del Comune e della Capitaneria di Porto con i tempi del procedimento, dei manifesti affissi in tutto il territorio comunale, un avviso pubblicato su un quotidiano locale a diffusione regionale" dice il Capitano di Corvetta Giuseppe Marzano.

Un disegno ambizioso quello che porterà il porto nel cuore dei sambenedettesi e dei turisti che potranno godere di un'area concepita per l'attività cantieristica e di diporto ma anche come luogo di aggregazione e di socialità, in cui incontrarsi per lo shopping o per fare una passeggiata dalla Darsena fino al centro cittadino. L'idea per i cantieri è concepita in grande: tetti scorrevoli di altezze che oscillano tra i 8,50 - per le attività dislocate nella zona centrale - e i 12 metri, fino a innalzare temporaneamente i cantieri di altri 4 metri grazie a supporti tendonati.

Una rotatoria sorgerà di fronte al faro per facilitare il transito di merci e persone, mentre via Fiscaletti sarà arretrata verso sud di 15 metri, senza sacrificare parcheggi utili che in base ai conti fatti dai tecnici del Comune risulteranno essere in numero maggiore. E poi la Stecca di servizi e negozi per collegare il centro città con il porto, un edificio lungo 100 metri e alto 7,50, che gioverà probabilmente anche di una piccola pista ciclopedonale.

Per ora è tutto ma, spiegano gli esperti, si tratta di una riorganizzazione generale che procederà in progressione e probabilmente investirà anche l'area strategica dell'ex galoppatoio, su cui allo stato dell'arte non ci sono ancora pianificazioni significative. Marzano sottolinea che molti dei lavori di ristrutturazione dei cantieri potranno essere coperti dal cappello del decreto, come la rimozione dell'eternet, e annuncia anche che il suo team di tecnici è di nuovo al lavoro insieme all'Amministrazione comunale sul Piano Regolatore del Porto. Un balzo verso il futuro, verso la San Benedetto che in tanti aspettano.