Vincenzo Rosini (coordinatore provinciale e consigliere comunale della Lega Nord a San Benedetto, già membro della Lista Martinelli), risponde all'onorevole Maurizio Bertucci (già Forza Italia, oggi Udeur) per quella che il primo ritiene un "Crociata anti Lega Nord", che sarebbe stata ordita dal secondo. Risposta in tre punti:

a) Bertucci è colpevole di aver cambiato schieramento: nel 2001 faceva parte della coalizione nazionale che vinse le elezioni insieme alla Lega e manca di coerenza attaccandola oggi appunto  perché ha cambiato partito e schieramento ("Non era forse egli esponente di primo piano del partito di maggioranza relativa in una coalizione con Bossi? (…) Non governò fianco a fianco della Lega Nord fin quando fu spodestato da Remigio Ceroni alla guida del partito di FI alla regione Marche? Oggi, limitando la sua coerenza al lavaggio della faccia ma non all'espiazione dei peccati, sembra che cavalchi un "antileghismo" utilitaristico e di circostanza");

b)  Bertucci non sarebbe propositivo, se si limita a criticare la Lega ("non si imposta (abitualmente) una campagna elettorale "contro" qualcuno, ma "a favore" di una proposta programmatica da portare al giudizio degli elettori");

c) la proposta di Bertucci è quella di un rinnovato "consociativismo neocentrista"

Conclusione di Rosini: "se sull'ipotesi d'una uscita della Lega Nord dal governo si basa la attuale battaglia dei crociati di Ceppaloni, non si facciano illusioni. Se e quando la Lega Nord riterrà di uscire dal governo, si tornerà alle urne e al giudizio degli italiani che oggi non sono più disposti a fare sconti a nessuno".

Ma poco importa destra o sinistra. Scrive infatti Rosini: "una nuova contesa elettorale porterebbe ancora alla vittoria chi dimostrerà, a destra o a sinistra, di volere effettivamente le riforme per poter continuare a sperare in un avvenir più certo e rassicurante".