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Centesimo minuto rossoblù....

San Benedetto del Tronto | Giovanni e Marcello Tormenti :"Questa vittoria è per i tifosi". Ugolotti :"Prova di carattere" Monaco :"Non siamo riusciti ad incidere" Schiavoni:"Ora ci vuole un bel mea culpa generale".

di Carmine Rozzi

Giovanni e Marcello Tormenti


Quando gli capita queste giornate la Samb è capace di travolgere tutto e tutti. Un derby vinto quattro a zero non se lo ricordano neanche chi segue la beneamata da mezzo secolo.

Così il suo Presidente Giovanni Tormenti può dare libero sfogo ad un sorriso che prende il posto dell’amarezza e della rabbia dovuta alla prova dei “suoi ragazzi” in quel di Avellino.
“La squadra ha risposto come mi aspettavo fornendo una prova di carattere. Vuol dire che questo gruppo alle potenzialità calcistiche sulle quali sono da sempre pronto a scommettere aggiunge risorse morali non indifferenti. La partita l’abbiamo fatta noi non consentendo all’avversario neanche uno straccio di tiro pericoloso tranne che in quell’incredibile episodio dell’azione non rilevata dal segnalinee. Ho visto un Landaida in netta ripresa. Ora dobbiamo andare a Gallipoli per fare risultato. Per la classifica ma specialmente per questo splendido pubblico che, anche nei momenti difficili non ha mai mancato di farci sentire il suo sostegno”.

Stessi apprezzamenti per il carattere dimostrato dalla squadra rossoblu arrivano da Marcello Tormenti
Non potevamo farci scappare questa occasione per rifarci di punti lasciati ad Avellino e abbiamo raggiunto l’bbiettivo andando oltre le più rosee previsioni. Penso che pochi alla vigilia avrebbero scommesso su di una vittoria con questo margine. Ma non è la prima volta. Quando questi ragazzi credono pienamente nei loro mezzi i goal, come hanno ampiamente dimostrato in altre occasioni, piovono a raffica. Questo vuol dire una sola cosa: che i margini di miglioramento sono ancora tutti da esplorare. Con un po’ più d’esperienza e senza la parentesi inziale chissà oggi in quale posizione di classifica eravamo. Intanto, e penso di parlare a nome della società e della squadra, con questa vittoria intendiamo porgere gli auguri festivi ai nostri meravigliosi tifosi ed alla città intera che ci ha sempre sostenuto con un trasporto commovente. Abbiamo un gruppo di “puledri” che, sono convinto, sapranno riservarci ancora molte sorprese come quella di oggi”

Una squadra che lotta per la salvezza e che fin’ora è riuscita a vincere quasi tutti gli scontri diretti. Qualsiasi allenatore  metterebbe la firma per un ruolino di marcia del genere. Ma Ugolotti resta come sempre con i piedi per terra
Dopo la partita persa ad Avellino avevo inteso dare un colpo di frusta per cercare di scuotere la squadra da un pericoloso letargo invernale e per saggiare il grado di reattività. Mi sembra che, almeno per oggi, hanno soddisfatto in pieno le due attese. Questi sono tre punti importantissimi perché conquistati contro una diretto avversario nella lotta per la salvezza e perché ci permettono di tirarci fuori dalla zona play-out. Abbiamo sofferto un po’ nel primo tempo perché poco aggressivi. Nel secondo tempo siamo riusciti a sbloccarci e dopo il secondo goal è stato tutto più facile. Ora possiamo preparare la trasferta a Gallipoli con più serenità”

Monaco, allenatore dell’Ancona, ha il volto pietrificato di chi si è visto travolgere da un ciclone inaspettato. Nonostante tutto cerca di stemperare i toni nel criticare i suoi.
Nel primo tempo abbiamo retto bene la partita riuscendo ad imbrigliare il gioco degli avversari. Poi, nel secondo tempo, non siamo riusciti a riproporre lo stesso filtro a centrocampo nonostante avessimo un centrocampista in più. Due dei loro goal sono scaturiti da ingenuità colossali dei nostri difensori. L’uscita di Mendil ci ha penalizzato ancora di più. Ho detto agli esterni di giocare più avanzati perché un loro tre quartista ci stava mettendo in difficoltà ma ormai i giochi erano fatti.

Cosa succederà ora tra Schiavoni e Fedeli? Un divorzio consensuale tra i due presidenti dorici sembra l’ipotesi più accreditata. Ma almeno, se ciò debba avvenire, che sia senza …spargimento di sangue! Schiavoni, almeno in questo, dimostra di essere sempre un gentleman
E’ una semplice constatazione dei fatti. Domani ci sarà un’esame di coscienza generale per cercare almeno di capire i motivi di questa batosta. Ma, insomma, non ne facciamo un dramma. Ricordiamoci che è sempre un gioco e quella che abbiamo perso è una partita di pallone. Avevamo appena recuperato tre giocatori e non sapevamo neanche se avrebbero retto l’intera partita, vedasi il caso di Mendil. Forse avremmo dovuto chiudere di più certi spazi e giocare un po’ meno alti ma queste sono tutte considerazioni del poi. 

17/12/2006





        
  



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