Si è aperta ieri sera al teatro Ventidio Basso la stagione concertistica della Fondazione Carisap, giunta ormai al terzo anno, con un’ eccellente performance dell’orchestra sinfonica abruzzese, in collaborazione con Maggio Fiorentino Formazione, Progetto Palcoscenico e Settore solisti di canto.

L’ impeccabile e ormai rinomata orchestra sinfonica abruzzese, diretta dallo straordinario m° Vittorio Antonellini, uomo di grande esperienza e con alle spalle una più che onorata carriera, ha eseguito brani da Wolfgang Amadeus Mozart e da Antonio Vivaldi.

Precisamente la sinfonia in Do magg.KV96(111B) del compositore austriaco, e il Beatus Vir, salmo 111per soli, due cori e due orchestre RV 597.

Precise le due soprano, Mariella Bozzaotre, solista in entrambi i brani eseguiti, e Giovanna Carini, solista in Vivaldi.

Ottima anche la prestazione del tenore Gian Luca Pasolini, solista anch’esso in Vivaldi, e quella dei due cori, precisamente la corale “Gran Sasso” de L’Aquila e la corale “G.Verdi” di Teramo, dirette rispettivamente da Carlo Mantini e Carmine Leoni.

Due splendidi brani quelli eseguiti, l’uno risalente al periodo del secondo soggiorno milanese di Mozart, in un momento in cui cerca l’affermazione professionale e scrive musica di consumo per i nobili lombardi, l’altro è una ricca e complessa partitura, fulgido esempio di musica sacra vivaldiana.

Uno splendido concerto dunque anticipato dalla presentazione del presidente della Fondazione della Cassa di Risparmio, dott. Vincenzo Marini Marini, che ha spiegato il programma e i fini di questa che è una manifestazione che si protrae da ormai tre anni e che ha allietato gli appassionati nel tempo con grandi concerti e con chicche di rara bellezza musicale.

La stagione concertistica si svolge tra cinque fra città e paesi, molto significativi nell’ambito del territorio piceno, ovvero Ascoli Piceno, San Benedetto, Amandola, Offida e Monsampolo.
“E’ anche un’ occasione per provare ad attirare flussi verso il nostro territorio tramite occasioni culturali molto significative e interessanti”.

Ottima dunque la scelta della stagione concertistica nonché l’esecuzione della Prima di ieri sera, macchiata solo da una non nobilitante affluenza di pubblico, che purtroppo va a confermare quella che è la scarsa sensibilità della gente verso un tipo di musica giudicata ancora troppo difficile , elitaria e non alla portata di tutti.