Gabriella Ceneri risponde alle critiche
San Benedetto del Tronto | Dura replica all'intervento di Paolo Forlì e compagni.
di Avv. Gabriella Ceneri*
Paolo Forlì e compagnia si sono distinti nell'attività prevalente di Forza Italia locale, il tiro al bersaglio e oggi ci forniscono, se ce ne fosse stato bisogno, un'ulteriore dimostrazione della loro abilità pratica, con l'intervento pubblicato su "IlQuotidiano.it". Ma quanto impegno, quanta veemenza, quanto inchiostro sprecati nell'attaccarmi sul piano personale! Tutte forze che potevano essere usate per controbattere alle politiche dell'opposizione!
Il fatto è che non hanno argomenti da mettere in campo se non sparare addosso a me. Non ricordo, infatti, altre occasioni nelle quali si sia speso l'intero schieramento del partito, al di fuori della vicenda che mi riguarda. Comunque non giudico affatto negativa questa loro uscita, perché rafforza la mia tesi, aumentando il dossier già corposo nelle mani del Magistrato e perché fornisce agli elettori ulteriori elementi di giudizio su queste persone. La verità è adesso ancora celata da molte menzogne, ma emergerà e trionferà. Come sempre. Io so aspettare e non ho bisogno adesso di rispondere alle loro calunnie.
Loro credono di fare colpo continuando ad offendere e a denigrare. Sicuramente sono convinti che questo modo di fare paghi, altrimenti non insisterebbero in questa strategia. E' questa per loro l'essenza della politica? Se vogliono continuare, facciano pure, non posso che gioirne, perché ciò fa emergere tutta la negatività dalla quale sono fuggita e mi rende oggi ancora più determinata e soddisfatta della scelta operata, insieme a molti altri.
Se i "loro" iscritti sono contenti e non ne dubito, della mia uscita dal partito, debbo smentire seccamente l'unanimità riferita da Forlì. D'altra parte la cittadinanza ha già espresso un giudizio - negativo - in merito alla forzatura operata per estromettermi dall'amministrazione comunale. Ma sarà l'elettorato ad esprimere con il voto il dissenso nei confronti di questa classe dirigente, che alza la voce a sproposito, fa politica offendendo le persone e poi parla di ideali. Che insegue le poltrone e gli incarichi, minacciando secessioni, ma poi rimane sempre lì, in attesa di raccogliere le briciole dal tavolo. Che si autoreferenzia, evitando accuratamente il confronto con la base e con la città. Che mette in crisi le amministrazioni dov' è forza di maggioranza. E potrei continuare
Il Signore mi ha dato il libero arbitrio nella fede, figuriamoci se non posso essere libera di decidere in quale partito lavorare e con quali persone confrontarmi! Perché è proprio questo il nodo da sciogliere, l'equivoco sul quale loro intendono giocare: il partito e la posizione di schieramento. Io sono sempre la stessa, ma la politica per la quale io e molti altri intendiamo lottare e spenderci non è più garantita da F.I., tantomeno dai suoi esponenti locali, è evidente.
E il cambiamento di bandiera è fenomeno riscontrabile in entrambi gli schieramenti e non se ne deve fare un dramma. Qualcuno dovrebbe togliersi la biblica trave dall'occhio prima di vedere la pagliuzza nel mio! Non mi stupisce, infatti, che proprio Paolo Forlì, del quale tutti ricordiamo la militanza nel Partito Radicale, (per il quale è stato candidato al Consiglio Regionale nello stessa tornata in cui io lo ero per Forza Italia) oggi si trovi bene, anzi benissimo, in questa Forza Italia. Ha ritrovato finalmente la sua casa. La mia ormai è altrove, molto lontana.
Cari forzisti, rassegnatevi. Lo scopo delle vostre congiure agostane era anche quello di indurmi a desistere dalla politica attiva, ma mi dispiace per voi, non ci siete riusciti. Sono ancora qui, coinvolta in prima persona in un progetto di grande spessore, rivolto ai cattolici moderati e ai laici riformisti. Non per voi, quindi, soddisfatti della politica e dei programmi di questa Forza Italia, che incentiva la procreazione, solo dal secondo nato in poi, assegnando alle mamme ricche e povere indifferentemente la stessa somma, sottraendo così, con un'azione di mera propaganda a tempo determinato, fondi per le politiche sociali decise dai Comitati dei Sindaci sulla base delle esigenze reali del territorio. Mi auguro che le madri benestanti destinino la somma in beneficenza o la lascino nella disponibilità dei comuni per aiutare chi ne ha realmente bisogno!
Alleanza Popolare è forza di opposizione a questo governo, ma con la sua identità e la sua storia, ora arricchita dall'esperienza dei popolari di Martinazzoli ed è una realtà, anche nel Piceno. A breve faremo conoscere con una conferenza stampa i nostri referenti sul territorio. Per le prossime elezioni provinciali presenteremo la nostra lista, con il simbolo di Alleanza Popolare e ci saranno anche i nostri candidati, in molti comuni nei quali si rinnovano i consigli comunali. Ci confronteremo con gli alleati sui programmi e sulle candidature di coalizione, non abdicheremo al nostro ruolo di "temperare" la sinistra con la nostra voce di moderati.
Ciò detto, mi auguro che fra pochi mesi, quando avremo modo di confrontarci politicamente con Forza Italia in qualche aula consiliare, come eletti, potremo riprendere a dialogare, anche se su fronti contrapposti, nell'interesse della collettività. Perché la politica non sia una scusa per usare violenza contro le persone, ma uno strumento per aiutare l'uomo a vivere meglio nel contesto sociale organizzato.
*Commissario Provinciale Alleanza Popolare
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19/12/2003
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