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Centro Agroalimentare: il presidente licenzia il direttore. Provincia e Regione: via il presidente

San Benedetto del Tronto | Il presidente Balloni: “mancanza del rapporto fiduciario”. L’assessore Agostini: “dimissioni di Balloni precondizione per l’interessamento della Regione alla crisi al Centro”

di Giovanni Desideri

Tiro incrociato al Centro Agroalimentare Piceno di San Benedetto, società partecipata dal Comune con il 40% delle quote, oltre che dalla Regione Marche, dalla Provincia di Ascoli Piceno, dalla Camera di Commercio di Ascoli, dalla Carisap e altri soci minori. Il presidente del consiglio di amministrazione Gianni Balloni (AN) ha licenziato ieri, lunedì, il direttore Elio Spinozzi: “per mancanza del rapporto fiduciario”, dice, riservandosi di fornire ulteriori spiegazioni in una prossima conferenza stampa. Da pochi giorni la maggioranza del consiglio di amministrazione del Centro aveva esteso (notevolmente) i poteri del presidente, fino a consentirgli la decisione di ieri.

Balloni dice di aver adottato il provvedimento prima dell'assemblea dei soci, ai quali peraltro non avrebbe detto nulla: “non c’è stato modo”. Provincia e Regione, da parte loro, hanno chiesto nel corso della riunione le dimissioni del presidente e del consiglio di amministrazione (insieme i due enti non superano però il 46% delle quote).

L’assemblea è iniziata intorno alle 18,40 ed è durata circa tre ore. Vi hanno preso parte l’assessore al bilancio del Comune di San Benedetto Luca Vignoli, il presidente della Provincia di Ascoli Massimo Rossi, l’assessore all’agricoltura e al bilancio Luciano Agostini, il direttore generale della Carisap Silvio Pedrazzi e altri soci.

“Le dimissioni di Balloni sono la precondizione affinché la Regione possa interessarsi della crisi del Centro Agroalimentare – dice Agostini (DS) – L’ampliamento dei suoi poteri sono una questione della quale abbiamo già investito l’ufficio legale della Regione: si tratta di un colpo di mano degno del più bieco autoritarismo, che forse appartiene alla sua cultura politica. I poteri attribuiti al presidente da una parte del cda esulano dallo statuto. Quanto al licenziamento di Spinozzi si tratta di una chiara ritorsione rispetto a quanto abbiamo chiesto ieri. La verità è che Balloni ha portato il Centro ad una situazione catastrofica. Per questo abbiamo chiesto le dimissioni del presidente e il commissariamento dell’ente. Poi aspettiamo una proposta dal socio di maggioranza relativa, che è il Comune di San Benedetto, che ieri non ne ha formulato alcuna.”

Il Centro Agroalimentare Piceno versa in una grave crisi: un mutuo erogato nel 1997 con scadenza 2010 dal Credito Agricolo Industriale di Roma su richiesta del Ministero delle Attività Produttive per 15 miliardi di lire non viene più rimborsato dal 2001: morosità per 3 milioni di euro tra quota capitale e interessi. Il presidente Balloni aveva ricevuto il mandato di privatizzare una parte del centro e di trovare un mutuo alternativo per chiudere le posizioni pregresse. L'accusa è di non aver adempiuto a questo mandato.

“Nel marzo di quest’anno abbiamo formalizzato la richiesta ad una società di intermediazione toscana – dice Balloni – affinché avviasse una trattativa con la City Bank, con sede a Zurigo. Da questa iniziativa potrebbero arrivare 11 milioni di euro con scadenza a 22-23 anni, ciò che ci permetterebbe di avere rate più basse e alla nostra portata. Con un tale finanziamento, inoltre, potremmo estinguere anche due altri mutui che pure stiamo regolarmente pagando: uno acceso presso la Banca di Roma, con scadenza 2011, l’altro con la Banca Popolare dell’Adriatico, con scadenza il prossimo anno, per un residuo complessivo intorno ad 1 milione e 300 mila euro. Il valore della struttura del Centro è intorno ai 25 milioni di euro, sicché pensiamo di poter ottenere il mutuo alternativo che chiediamo, che ci permetterebbe anche di superare il vincolo di destinazione d’uso del centro e attirare altri operatori economici”.

21/12/2004





        
  



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