Coldiretti lancia un patto con la PA per prevenire i danni e il dissesto idrogeologico
| PESARO - Affollato incontro a Urbania sulla legge di orientamento
Un Patto con la pubblica amministrazione per uscire dalla stagione delle emergenze e prevenire il dissesto idrogeologico del territorio. Lo ha lanciato ieri a Urbania la Coldiretti Pesaro Urbino, nel corso del convegno sulla Legge di Orientamento svoltosi all’Hotel Meeting “Da Calli”, nell’ambito del progetto della legge regionale 37, alla presenza di circa centocinquanta tra imprenditori e amministratori.
“Il territorio non si difende con interventi sporadici, e spesso costosi, ma attraverso una costante opera di manutenzione capace di evitare frane, esondazioni e tutti quei fenomeni che anche in questi ultimi tempi hanno colpito in maniera pesante la nostra provincia – ha spiegato il presidente Giannalberto Luzi -.
La Legge di Orientamento permette alle amministrazioni di affidare tutta una serie di lavori alle imprese agricole, con vantaggi per entrambe, e crediamo dunque utile promuovere un Patto attraverso il quale impostare una nuova politica di salvaguardia di queste zone”. Le opportunità offerte dalla multifunzionalità sono state spiegate dall’avvocato Gianfranco Calabria, della Confederazione Coldiretti.
Gli esempi più noti sono l’utilizzo dei trattori per spalare la neve e lo sfalcio dell’erba – ha sottolineato -, ma ci sono possibilità ben più interessanti, come la cura delle aree verdi, comprese quelle cimiteriali, e dei campi sportivi, o più ambiziose, come una gestione concordata del territorio e delle sue aree pubbliche”. All’incontro hanno preso parte anche l’assessore regionale all’Agricoltura, Paolo Petrini, e il presidente della Provincia di Pesaro, Palmiro Ucchielli. L’esponente della giunta Spacca ha proposto che le imprese agricole prendano parte a un processo di “rinaturalizzazione” del territorio. Ucchielli, accompagnato dal vicepresidente Giovanni Rondina, ha invece messo in risalto il problema dei tanti soldi spesi a causa dell’incuria. Da parte sua, il dirigente della Provincia di Pesaro, Roberto Rondina, ha relazionato sul ruolo dell’ente per favorire l’applicazione della Legge di Orientamento.
Il presidente della Comunità montana dell’Alto e medio Metauro, Marinella Topi ha, infine, posto il problema dei rimborsi dei danni e illustrato l’attività di difesa del territorio.
“Il territorio non si difende con interventi sporadici, e spesso costosi, ma attraverso una costante opera di manutenzione capace di evitare frane, esondazioni e tutti quei fenomeni che anche in questi ultimi tempi hanno colpito in maniera pesante la nostra provincia – ha spiegato il presidente Giannalberto Luzi -.
La Legge di Orientamento permette alle amministrazioni di affidare tutta una serie di lavori alle imprese agricole, con vantaggi per entrambe, e crediamo dunque utile promuovere un Patto attraverso il quale impostare una nuova politica di salvaguardia di queste zone”. Le opportunità offerte dalla multifunzionalità sono state spiegate dall’avvocato Gianfranco Calabria, della Confederazione Coldiretti.
Gli esempi più noti sono l’utilizzo dei trattori per spalare la neve e lo sfalcio dell’erba – ha sottolineato -, ma ci sono possibilità ben più interessanti, come la cura delle aree verdi, comprese quelle cimiteriali, e dei campi sportivi, o più ambiziose, come una gestione concordata del territorio e delle sue aree pubbliche”. All’incontro hanno preso parte anche l’assessore regionale all’Agricoltura, Paolo Petrini, e il presidente della Provincia di Pesaro, Palmiro Ucchielli. L’esponente della giunta Spacca ha proposto che le imprese agricole prendano parte a un processo di “rinaturalizzazione” del territorio. Ucchielli, accompagnato dal vicepresidente Giovanni Rondina, ha invece messo in risalto il problema dei tanti soldi spesi a causa dell’incuria. Da parte sua, il dirigente della Provincia di Pesaro, Roberto Rondina, ha relazionato sul ruolo dell’ente per favorire l’applicazione della Legge di Orientamento.
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21/12/2005
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