Partito Democratico: la Margherita a Fermo dice no
Fermo | Giudizio negativo espresso tra gli iscritti del partito in città; il coordinatore Rossi: "Sarebbe un suicidio politico"
La Margherita di Fermo si distacca dall'ipotesi di Partito Democratico, e dice no all'ipotesi di scioglimento che si sta facendo strada nelle ultime settimane nella politica nazionale. Un indirizzo chiaro, emerso dai membri del partito in una riunione di alcuni giorni fa.
Secondo il coordinatore di Fermo della Margherita Giuseppe Rossi, "Un partito che ha ottenuto oltre il 10% dei consensi non può suicidarsi politicamente, effettuando una mossa che risulterebbe incomprensibile agli elettori. Poi, si parla tanto di Partito Democratico senza conoscerne i valori di riferimento, i contenuti, l'organizzazione e la costituzione. Va anche detto che a livello locale mancano le condizioni di agibilità politica per dar vita a questo nuovo soggetto".
Insomma, nonostante alla fine si sia sottolineata anche l'importanza di una più stretta collaborazione tra i partiti del centrosinistra in futuro, la bocciatura appare evidente. Da valutare ora quali, se ci saranno, le ripercussioni sul territorio provinciale che questo no al partito democratico della Margherita fermana potrà avere nei comuni limitrofi.
La situazione della Margherita nel Fermano pare in effetti frastagliata. Se da un lato vi sono comuni ed esponenti che senza indugio hanno puntato nella direzione del partito unico, in altre città il sodalizio sembra di ardua realizzazione. Il coordinatore provinciale Margherita, Norberto Clementi, ha sempre spinto per portare avanti il processo, tant'è che Sant'Elpidio a Mare, suo comune di residenza, il partito unico è già avanti col lavoro, e tra Ds e Margherita la colaborazione è da anni ottima.
Ma intorno non mancano le difficoltà. Si va da città, come appunto Fermo, ma anche Porto San Giorgio, in cui il rapporto è di collaborazione ma senza grandi entusiasmi né affinità, a Porto Sant'Elpidio, dove la spaccatura della Margherita dall'altro partito leader del centrosinistra, i Ds, è palese ed ha portato ad un'uscita con infinite polemiche del partito dall'Amministrazione comunale guidata dal diessino Mario Andrenacci.
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21/12/2006
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