Riceviamo e pubblichiamo questa nota stampa firmata dal Consigliere Regionale di Alleanza Nazionale Guido Castelli:

"Il trionfalismo con cui il Presidente della Giunta Regionale e quello della Giunta Provinciale hanno commentato il loro incontro di giovedì mi sembra davvero fuori luogo. Quasi offensivo per i lavoratori e le lavoratrici picene che si apprestano a passare un Natale davvero poco piacevole.

Durante il vernissage anconetano gli scambi di promesse sono stati molti e suppongo che non siano mancati i brindisi. Purtroppo per tutti, però, dalla lettura del bilancio di previsione approvato mercoledì scorso dal consiglio regionale non emerge neppure una sola iniziativa della Regione in favore del Sud delle Marche. Nessun intervento che sia sostenuto da una previsione certa e concreta di risorse finanziarie.

E non è finita qui. Neppure il nuovo piano delle attività industriali (che doveva essere approvato ieri ma che fortunatamente è stato rinviati) evidenzia aspetti specifici per il Piceno. Anche in questo caso il processo di deindustrializzazione che sta affliggendo il Piceno non sembra un problema per i Signorotti di Ancona. Neppure una menzione occasionale o fortuita.

Ma Spacca non aveva annunciato misure straordinarie per il Piceno ? Dal palco del Ventidio il Governatore delle Marche non aveva ventilato la doverosità di "una rinnovata attenzione verso il Piceno".

In compenso Spacca esulta e gonfia il petto ostentando i dati istat che nell'ultimo trimestre 2007 alludono ad una certa crescita dell'occupazione del resto della Regione. A parte il fatto che questi dati tengono conto anche di chi abbia lavorato per una sola ora alla settimana, non mi pare che l'economia reale del nostro territorio possa autorizzare tanta superficialità da parte di un Presidente di Regione.

Lo stesso Presidente che, nel corso della discussione del bilancio delle Marche per il 2008, ha personalmente preso la parola per invitare la sua (incerta) maggioranza a respingere le mie proposte per il Piceno. Basti pensare a quella sugli sgravi IRAP da concedere in favore delle imprese che abbiano la propria sede operativa nell'aree in crisi del Sud delle Marche.

Insomma: niente di nuovo sotto il sole. Ancona prospera e il Piceno soffoca".