"Non c'è alcun incontro segreto tra i firmatari" Il capogruppo di Forza Italia Bruno Gabrielli, smentisce in tronco la presunta riunione segreta di venerdì 4 dicembre tra i firmatari della mozione di sfiducia, che l'assessore provinciale ritiene ad oggi secondaria rispetto al prossimo consiglio comunale sull'approvazione del bilancio di previsione.

"Sarà quello - dice - il vero banco di prova per Gaspari, poiché se mancherà anche in tale occasione il numero legale, l'amministrazione cadrà automaticamente, per cui inutile parlare adesso di mozione di sfiducia".

Anche perché l'iter burocratico previsto per un'eventuale mozione di sfiducia prevede dei termini piuttosto rigidi, l'atto può essere discusso non prima di dieci giorni ma entro trenta giorni dalla sua presentazione.

Tuttavia, al di là dei numeri, Gabrielli ritiene a questo punto più congruo focalizzare l'attenzione sulla prossima vera prova per l'amministrazione Gaspari, quella che vedrà l'approvazione del bilancio di previsione nel prossimo consiglio comunale, quando verrà portata in consiglio l'approvazione del bilancio di previsione, una scadenza senz'altro più imminente che getterebbe acqua sul fuoco rispetto ad eventuali mozioni di sfiducia.

A tal proposito l'azzurro smentisce il presunto incontro di venerdì 4 dicembre tra i diversi firmatari della mozione che dovrebbe avvenire presso l'istituto di avviamento professionale per il mare: "dell'incontro- precisa Gabrielli - non so assolutamente nulla, per noi è naturale non dare fiducia al Sindaco ma da soli non mandiamo a casa nessuno, altra cosa è se insieme a noi vi fossero altre persone disposte a firmare, sebbene stando alle dichiarazioni rese da alcuni esponenti dell'UDC, riteniamo che tutta l'opposizione e non solo, voglia mandare a casa questa amministrazione".

Intanto i tempi stringono e Gabrielli incalza: "noi siamo pronti a sfiduciare Gaspari in qualsiasi momento ma alla luce dei continui fallimenti di questa amministrazione, il Sindaco dovrebbe rassegnare immediatamente le dimissioni, anziché temporeggiare ulteriormente rischiando di saltare le prossime elezioni e consegnare la città nelle mani di un Commissario".