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Te Deum di ringraziamento in San Domenico per un Capodanno davvero speciale.

Teramo | Per salutare il nuovo anno 2009. Alle ore 23. Le Penne Nere a Teramo: sono tornati gli Alpini. Presepio e Museo Etnografico “Le Genti della Laga”. Prima edizione del Presepe Vivente a Miano (Te) il 4 gennaio 2009, oltre cento figuranti anche a Giulianova.

di Nicola Facciolini

Gli Alpini a San Domenico (foto Francescani Immacolata)

E' di nuovo festa grande nella comunità dei frati francescani dell'Immacolata nel convento di San Domenico a Teramo. Mercoledì 31 dicembre 2008, dalle ore 23 del 2008 alle ore 00:05 del nuovo anno 2009, i padri francescani terranno nella chiesa di San Domenico (in corso Porta Romana) la solenne Veglia di Preghiera con l'esposizione del Santissimo Sacramento, la recita dei Vespri, del S. Rosario e del solenne "Te Deum" di ringraziamento. Sarà una notte di San Silvestro davvero speciale, fuori dagli schemi consumistici e dal pericolo dei "botti", per cominciare un Capodanno comunque diverso dal solito.

L'incontro di preghiera è aperto a tutti i cittadini che intendono partecipare. Visto il successo dello scorso anno, il "bis" si preannuncia davvero interessante.

Da segnalare la prima edizione del Presepe Vivente organizzato dai fedeli di Miano (sorridente frazione del comune di Teramo) grazie all'intraprendenza del giovane parroco don Cristian, per il pomeriggio del 4 gennaio 2009 con oltre cento figuranti in costumi ebraici e romani dell'epoca di Gesù. La quarta edizione del Presepe va in scena a Giulianova Paese (Te) dove sono fedelmente ricostruiti i vari temi della Natività di Cristo Signore. In queste festività natalizie aprutine la Corale dei francescani è stata presente in San Domenico per il Concerto di Natale, eseguendo canti gregoriani, popolari e polifonici di vari autori ed epoche.

A Natale, nella chiesa di San Domenico, centinaia di fedeli hanno partecipato alla veglia ed alla solenne concelebrazione della Messa di Mezzanotte. Insieme alla corale "Santa Cecilia" benemerita istituzione teramana diretta dal M° Maurizio Vaccarili, che ha eseguito brani e canti del ricco repertorio musicale sacra. Alla presenza della Fraternita Laicale Domenicana, degli Scout e di uno schieramento di Alpini dei gruppi di Teramo, Torricella Sicura e Cortino.

Le Penne Nere, dopo la Santa Messa e la Preghiera dell'Alpino, sul piazzale antistante la chiesa di san Domenico, hanno offerto ai fedeli un po' di ristoro con un bicchierino di vin Brulè. Chissà a Capodanno! Perché il Te Deum?

Il Te Deum è un inno di lode e di ringraziamento del cristiano in onore della SS. Trinità. Inizia con le parole latine "Te Deum laudamus". E' una manifestazione di esultanza. Il Te Deum fu probabilmente scritto da Niceta, vescovo di Remesiana. Non avrebbe quindi valore la bella leggenda della composizione da parte dei santi Ambrogio e Agostino dopo il battesimo di quest'ultimo.

Il testo originario ha subito nel tempo alcune varianti. Si tratta di un inno in versetti che si canta normalmente nell'ufficio notturno, dopo l'ultima lezione del mattutino, e, occasionalmente, in altre funzioni liturgiche come canto di ringraziamento per un beneficio ricevuto da una persona o da una comunità (religiosa e laicale). Durante il canto del Te Deum si sta in piedi, salvo che al verso: "Te ergo quaesumus...", al quale ci si inginocchia.Il Te Deum appartiene al genere "innodico", è una espressione che eleva lodi e ringraziamenti al Signore attraverso un particolare lirismo.L'inno aumenta la sua importanza con il sostegno musicale, la musica non è quindi semplicemente supporto della parola, ma diventa fase espressiva e descrittiva del testo nella sua globalità.

Generalmente gli inni sono in forma metrica e strofica, il Te Deum è invece liberamente versificato, di origini arcaiche e di ispirazione salmica. La scelta del Te Deum, canto di ringraziamento che nella liturgia trova posto, tra l'altro, nella messa di San Silvestro (31 dicembre), ultimo giorno dell'anno, è dovuta proprio all'intento di inaugurare in San Domenico una nuova preziosa opportunità di preghiera comunitaria.

I Frati dell'Immacolata hanno avviato tutta una serie di interventi certamente molto significativi per l'affetto di coloro che frequentano la Chiesa di S. Domenico. Risolto il problema dei piccioni, è stato sostituito il motore della campana grande della Chiesa, che così è tornata a suonare dopo anni di silenzio. I rintocchi "orari" regalano ai teramani un'atmosfera d'altri tempi e invitano alla riflessione. Contestualmente è stato sostituito anche il programmatore che regola le campane, ora diventato digitale.

Anche quest'anno le festività natalizie saranno caratterizzate dalla riapertura del Presepe e Museo Etnografico "Le Genti della Laga" che grazie al patrocinio dell'Amministrazione Comunale di Torricella Sicura (Te) è stato allestito in via Giorgio Romani nel centro storico del paese. L'instancabile Gino Di Benedetto e sua moglie Fabrizia Di Girolamo, con l'aiuto di esperti artigiani del luogo, anche quest'anno si sono adoperati per rinnovare e ampliare, se ancora fosse possibile, gli allestimenti e l'offerta espositiva del presepe e della mostra.

L'esposizione si sviluppa su una superficie complessiva di circa 600 mq, di cui 200 mq sono dedicati ad una sezione museale di scene di vita del passato e 400 mq alla ricostruzione in miniatura in scala 1:5 delle scene di vita rurale dei primi anni del ‘900 dove i personaggi si animano, tra vicoli, case rurali, ed antiche botteghe artigiane perfettamente ricostruite nei minimi dettagli.

Notevoli sono le novità e le curiosità che caratterizzeranno l'edizione 2008: una passerella sopraelevata che si sviluppa su tutto il percorso della mostra permetterà ai visitatori di godere di una visione aerea dell'esposizione, un'esperienza unica che offre una visione d'insieme dell'imponente lavoro di ricostruzione svolto dagli organizzatori. Il Presepe resterà aperto fino al 31 Gennaio 2009 con il seguente orario: giorni feriali: 18-20 dal 23 dicembre al 6 gennaio; sabato, domenica e festivi: 10-13 e 16-20. Ingresso gratuito. Per informazioni e prenotazioni, tel: 338-3316641.
(Per le foto si ringraziano P. Rosario e P. Giovanni, Francescani dell'Immacolata).

Preghiera dell'Alpino

Su le nude rocce, sui perenni ghiacciai,
su ogni balza delle Alpi ove la provvidenza
ci ha posto a baluardo fedele delle nostre
contrade, noi, purificati dal dovere
pericolosamente compiuto,
eleviamo l'animo a Te, o Signore, che proteggi
le nostre mamme, le nostre spose,
i nostri figli e fratelli lontani, e
ci aiuti ad essere degni delle glorie
dei nostri avi.
Dio o¬nnipotente, che governi tutti gli elementi,
salva noi, armati come siamo di fede e di amore.
Salvaci dal gelo implacabile, dai vortici della
tormenta, dall'impeto della valanga,
fa che il nostro piede posi sicuro
sulle creste vertiginose, su le diritte pareti,
oltre i crepacci insidiosi,
rendi forti le nostre armi contro chiunque
minacci la nostra Patria, la nostra Bandiera,
la nostra millenaria civiltà cristiana.
E Tu, Madre di Dio, candida più della neve,
Tu che hai conosciuto e raccolto
ogni sofferenza e ogni sacrificio
di tutti gli Alpini caduti,
tu che conosci e raccogli ogni anelito
e ogni speranza
di tutti gli Alpini vivi ed in armi.
Tu benedici e sorridi ai nostri Battaglioni
e ai nostri Gruppi.
Così sia.

31/12/2008





        
  



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