Spesso il direttore di gara, nel mondo del calcio, viene messo all’indice per errori e sviste ma sicuramente sempre figlie della buona fede o, nel peggiore dei casi, dell’ incompetenza.

Si piazzano invece su un altro ordine di grandezza le macroscopiche vicende che vedono al centro la squadra Juniores della società calzaturiera, protagonista lo scorso anno del relativo torneo, attuale campione in carica di categoria. 

Diversi, purtroppo, gli episodi da rendere pubblici secondo il responsabile della squadra Maurizio Torresi, disturbato da quanto accaduto recentemente.

“Pensavamo e speravamo fosse un caso isolato – esordisce Torresi – invece ecco ripetuta la stessa vicenda nella finale della scorsa stagione, per giunta ancora contro la Civitanovese. Stavolta però, forte delle prove, sono pronto a sfidare chiunque in ogni sede a dimostrare il contrario rispetto a ciò che sospetto. Nella quinta di campionato, in occasione dell’appello pre-gara, l’arbitro Sig. Amadio non ci ha consegnato la distinta degli avversari neppure su nostra ulteriore segnalazione vista la mancanza del momento, dicendo che lo avrebbe fatto in seguito. Tra primo e secondo tempo però, ho visto un dirigente rosso-blù consegnare un tesserino allo stesso arbitro e a fine gara, ecco finalmente giungermi tra le mani l’agognata distinta con aggiunti, con diversa calligrafia, i dati di un atleta titolare della gara. Sollecitato sull’accaduto e facendogli rilevare l’inadempienza,  l’arbitro Amadio, in presenza mia e del nostro allenatore Andrea Galizi, ammetteva l’irregolarità, mi dava ragione e contattava telefonicamente il proprio disegnatore (sezione di San Benedetto del Tronto) per chiedere indicazioni sul da farsi. Evidentemente perché colto in fallo, l’arbitro ammetteva anche dopo il colloquio con il superiore di aver sbagliato, giustificandosi per non aver consegnato la distinta proprio per assenza di quei dati poi aggiunti, affermando comunque di aver riconosciuto in ogni modo l’atleta omesso. Sollecitato da noi stessi per farci rilasciare prove a sostegno di questa tesi, Amadio non ci firmava nulla di scritto al riguardo ma ci rassicurava nel ribadirci che avrebbe segnalato l’errore sul referto della gara sottoscrivendo la richiesta della distinta da parte del Montegranaro sin dall’inizio della gara. Tutto questo proprio perché con le spalle al muro, inchiodato dall’evidenza dei fatti  avallati dalla pessima condotta tenuta in campo con un rigore solare negatoci e una punizione dal limite “trasformanta” in penalty alla Civitanovese. Promesse di giustizia prontamente smentite dal referto dello stesso Amadio, bugiardo nel compilare lo stesso verbale che ha reso così carta straccia il nostro immediato quanto inevitabile ricorso. Ecco perché lancio a mezzo stampa la vicenda, ripetendomi nel confermare di aver prove nero su bianco, testimonianze e che da qualche parte esiste persino il tabulato della telefonata fatta da Amadio con il proprio capo”. 

“Tutto ciò – prosegue Torresi – si aggiunge alle frettolose espulsioni contro la Folgore del nostro giocatore Pierini  e del guardalinee, nell’occasione rifilate da parte dell’arbitro Sig. Angelini, poi allontanatosi a fine gara con l’auto guidata da un dirigente della Folgore. Siamo veramente stanchi di tutto ciò, tant’è che sta maturando l’ipotesi di ritirare la squadra Juniores dal campionato, a meno di tempestive quanto legittime schiarite provenienti dalle stanza dei bottoni”.