Ancona-Ascoli: va in scena un derby infuocato
| ASCOLI PICENO - Le polemiche innescate da Pieroni hanno avvelenato ulteriormente il clima fra le due tifoserie. Botteghini aperti al Del Conero per chi non ha i biglietti. Pillon: "Voglio i punti salvezza".
di Peppe Ercoli
E' un Ascoli tranquillo, ma concentrato quello che si appresta ad affrontare l'Ancona in un derby che si annuncia infuocato. Lo era già di suo, vista la rivalità fra le due tifoserie, ma ad accenderlo ulteriormente ci ha pensato nei giorni scorsi il patron dorico Pieroni con dichiarazioni ("vinceremo, andremo in A e faremo venire un attacco di bile agli ascolani che all'andata hanno offeso me e Simoni") che non sono piaciute alla tifoseria ed alla dirigenza bianconera.
"Non c'era proprio bisogno di accendere gli animi ancora di più, ma credo sia una cosa fatta ad arte..." ha replicato il vice presidente dell'Ascoli Massimo Ubaldi.
Insomma il clima derby è incandescente e l'attesa è grande in casa bianconera tanto che i duemila biglietti messi a disposizione dei supporters ascolani sono andati esauriti: anzi, è ipotizzabile che al Del Conero si presentaranno almeno altri mille persone senza biglietto. Verranno aperti per loro i botteghini allo stadio Del Conero: in ogni caso si tratta di una questione che poteva essere gestita meglio.
In questi giorni il compito principale di mister Pillon è stato quello di tenere la squadra lontana da queste polemiche e immune dalla frenesia che ha preso i tifosi.
"Cose che non devono riguardare me e la squadra che deve essere invece concentrata solo sul campo" dice il tecnico trevigiano che poi legge la partita che ha in mente, anche alla luce delle assenze importanti di Fontana, Di Venanzio, Montesanto.
"Defezioni serie, ma questa squadra ha già dimostrato di saper gestire i momenti di difficoltà, come avvenuto contro il Livorno: sapremo farlo anche contro l'Ancona".
Che Ascoli vedremo allora?
"L'Ancona ha grandi individualità, gente che se gli dai spazio fa male: quindi voglio un Ascoli aggressivo, determinato, corto in campo e in grado di tenere alto il ritmo della partita".
Intanto però i banconeri hanno già conquistato gran parte dei punti che servono per la salvezza.
"Siamo sulla buona strada, ma mi sentirò tranquillo solo quando saremo arrivati a quota 46. Prima guai a chi parla di salvezza".
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26/04/2003
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